candidatura di Colombo, che non ha svolto finora alcuna attività politic~ introduce nella D.C. una posizione nuova, che modifica il qu~dro clientelistico della ancor debole struttura del partito, in quanto porta in primo _pianole ultime leve dell'apostolato cattolico, le quali, sia pure vagamente, intuiscono certi valori della democrazia e l'esigenza di un rinnovamento della società. La presenza di questi nuovi elementi tende a spostare il partito, finora concepito come un aggregato di persone e di interessi conservatori, su di un piano di maggiore impegno politico e sociale, e ne rafforza e rende più efficiente la struttura organizzativa. I maggiori esponenti della lista del P.S.I.U.P. contano, per la propria elezione, sul seguito personale di ct1i godono nei vecchi collegi uninomi11ali: l'avv. Pignatari raccoglie larghe adesioni nelle campagne di Potenza e tra una parte del ceto medio; l'on. Di Napoli è noto soprattutto nel Melf ese; il prof. Torrio, come vecchio e battagliero militante socialista, è stimato un po' dappertutto; l'avv. Milillo, organizzatore del partito nel Materano, può contare sui voti della sua provincia. Di costoro Pignatari e Di Napoli si presentano come credi del vecchio riformismo, mentre Torrio e Milillo si schierano per una politica di unità con i comunisti. Capolista del P.C.I. è il Ministro dell'Agricoltura Fausto Gullo, calabrese, autore dei famosi decreti che costituiscono da un anno lo strt1mento di penetrazione dei comunisti fra le masse contadine. Tra i candidati comunisti troviamo anche il vecchio militante avv. Michele Bianco, e l'avv. De Filpo, ricco signore di Viggianello, elemento di recente acquisto, che dagli ozi umanistici è passato, a cominciare dal '44, ad una intensa attività sindacale e propagandistica con cui ha cercato di attirare verso il P.C.I. le simpatie del ceto medio. Ad iniziativa dell'avv. Leone, viene presentata anche una lista di comunisti dissidenti, composta di operai ed artigia11istaccatisi dal partito pochi mesi prima delle elezioni. La lista dell'U.Q.. è capeggiata dal prof. Francesco D'Alessio, dell'Università. di Napoli, oriundo di Matera, fascista della prima ora, vero capo dello squadrismo locale prima e durante il ventennio fascista. Il D'Alessio conta sull'appoggio degli agrari del materano, ed ha come compagni di lista alcuni esponenti del Movimento dei reduci. Una lista di << disturbo >> è quella degli indipendenti, guidata dal dott. Mastrosimone di Sant'Arca.ngelo, che si prefigge due scopi: contrastare Cerabona nel suo paese e to- [71] Bibloteca Gino Bianco
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