professore Raffaele Ciasca e l'avv. Bru11i (rappresentanti del Partito Liberale), e l'agrario dr. Alberto Rigirone, di Craco. Il ritorno di Nitti in Italia ha galvanizzato le clientele locali che nel vecchio Presidente (i cui atteggiamenti sono tuttavia apparsi quanto mai equivoci, specie do po il discorso di Napoli) ripongono la speranza della ricostituzione di un blocco conservatore che li garantisca dalle novità di un incerto futuro. Nitti torna in , Basilicata per la •campagna elettorale, riverito e portato ip. giro come un santone, offerto all'omaggio delle popolazioni con una ben e organizzata scenografia, che è l'ultima esperienza di una vecchia tecnica, l'ultima vera prova delle risorse ancora efficaci dei vecchi comitati elettor ali prefascisti. All'ombra del Presidente si scontrano i seguaci dei due più forti colleghi di lista: Reale e Cerabona. La posizione di Reale, che si è affannato negli ultimi tempi a raccomandare ai suoi seguaci di restare unit i in attesa di Nitti, si presenta più forte, e tale infatti si rivelerà alla pro va delle urne. Cerabona conserva un certo sèguito nella zona intorno a S ant'Arcangelo, suo paese di origine, in cui peraltro conta molti avversari: la recente dignità di Ministro ha accresciuto, in molti comuni, il suo p restigio ed il numero dei suoi clienti, fieramente avversi ai gruppi realia ni. Scarso è il seguito dei candidati liberali e di Rigirone. Nella lista della Democrazia Cristiana, il cui controllo è stato assunto da poco da un gruppo di conservatori (che hanno nel prof. Gi oacchino Viggiani, nuovo Segretario del Partito, e nella Principessa Pigna telli le figure più rappresentative), troviamo i nomi dell'avv. Mario Zotta, Consigliere di Stato, di orientamento destrorso e monarchico, e di Marot ta, Catenacci, Maria Jervolino, Tortorelli, Pagliuca. Quest'ultimo è un ex nittiano anticlericale di Muro Lucano, grosso paese dilaniato dalla lotta di due fazio11i che hanno assunto nel corso di decenni le etichette più divers e. Il Pagliuca, dopo una breve parentesi realiana all'indomani della Libera zione, ha trovato larga ospitalità nella Democrazia Cristiana, in rappres entanza della quale ha ricoperto importanti incarichi amministrativi. È superfluo aggiungere che il capo della fazione avversa in Muro Lucano, già p odestà fascista quando Pagliuca faceva l'antifascista, si schiera con Nitti e Reale. Un elemento nuovo della lista cl.e. è il giovanissimo Emilio Colombo, di Potenza, attivo dirig~nte delle organizzazioni giovanili cattoliche durante 11 fascismo, e dal 1946 Vice Presidente nazio11ale della G.I.A.C. La Bibloteca Gino Bianco [70]
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