Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

loro adesione alla repubblica i contadini esprimono la volontà di partecipare alla vita di uno Stato rinnovato, non più nemico, ma sollecito delle aspirazioni e dei bisogni delle masse popolari. E insieme con i contadini, in spontanea e naturale alleanza, si trova unita parte della borghesia intellettuale, organizzata nel P.d'A. e nel P.R.I., in cui si rinnova la tradizione di un pensiero democratico e di un impegno morale, mai spenta, anche nei periodi più oscuri, nelle élites intellettuali meridionali. III. LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 1946. Tra il febbraio e l'autunno del 1946 si hanno i turni delle elezioni amministrative. Un esame particolareggiato dei risultati di queste elezioni do- "·rebbe tener conto della diversa epoca in cui hanno avuto luogo nei vari comuni, se prima o dopo la consultazione politica del 2 giugno; ma noi qui ci limiteremo, anche per ragioni di spazio, a rilevare alcuni aspetti fra i più interessanti del panorama politico-elettorale della Basilicata quale si presenta dopo le <<amministrative» del '46, considerate nel loro complesso. La prima osservazione da fare riguarda la capacità di resistenza delle clientele tradizionàli non ancora assorbite nei partiti di massa (9 ): il successo delle liste con etichetta demolaburista prelude, sin dai primi turni, all'affermazione del raggruppamento nittiano del 2 giugno. Le sinistre pre- ,,algono nei comuni più progrediti socialmente ed economicamente; la Democrazia Cristiana vince di preferenza nelle zone « grige >>. Si ha perciò, con queste elezioni, una prima sia pure approssimativa indicazione del comportamento dell'elettorato, a seconda delle differenze economiche e sociali fra le diverse zone della Basilicata. Ma l'aspetto più interessante è ( 9 ) Questo d:ito conferma un fenomeno che è stato rilevato da Elio Caranti nel sc1ggio Sociologia e statistica delle elezioni italiane nel dopoguerra, Universale Studium, Ron1a, 1954. Anche in Basilicata, nel '46, l'elettorato manifestò la tendenza a dar credito, in una certa misura, alle vecchie formazioni politiche che in periodo prefascista avevano riscosso i maggiori successi. Ricorderemo che nei collegi lucani, nelle elezioni del 1921, il Blo~co liberale-de1nocratico-radicale aveva conseguito 1'85 per cento dei \;oti. f66] Bibloteca Gino Bianco

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