Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

Parallela allo sviluppo del P.C.I. è la ripresa del movimento socialista che, nelle varie sfumature - riformista, unitaria, rivoluzionaria - era stato attivo nel primo dopoguerra. I socialisti si raccolgono intorno all' on. Di Napoli, già deputato nel '21, all'avv. Enzo Pignatari, e all'insegnante elementare Vincenzo Torrio. Sin dal suo primo riapparire il movimento socialista rivela però un fondamento clientelistico che costituisce la ragione del suo successo iniziale, ma anche la causa del suo posteriore sfaldamento (2 ). Prima del fascismo, il movimento cattolico è stato in Basilicata piuttosto debole; ha avuto qualche sporadica affermazione sul piano amministrativo, ma non ha lasciato tracce notevoli se non a Potenza, dove, soprattutto ad opera di monsignor Vincenzo D'Elia, anziano sacerdote ed animatore del Partito Popolare, un nucleo di vecchi militanti ha continuato a tenersi unito anche durante il ventennio (3 ). Sono appunto questi ex militanti dell'antico Partito Popolare che, tra la fine del '43 e i principi del '44, costituiscono a Potenza una sezione della Democrazia Cristiana, dalla quale parte l'impulso ad una prima penetrazione propagandistica nella regione, penetrazoine peraltro limitata alla parte settentrionale della Basilicata. II. IL DECLINO DELLE << CLIENTELE». Già nei primi mesi del '44 il gruppo dei vecchi nittiani che, come abbiamo visto, fa capo all'on. Reale si trova dunque di fronte ad un fatto ( 2 ) Già in periodo clandestino alcuni dei principali esponenti del movimento socialista prefascista avevano aderito al P.C.I., come l'avv. Bianco, già ricordato, e i sindacalisti Mancino, Ielpo, ecc. Per l'allontanamento di questi elementi, che contribuì ad orientare verso i comunisti la vecchia base operaia e contadina, il patrimonio della tradizione socialista si presentava perciò, nel '44, ridotto di molto. ( 3 ) Sulla singolare figura di Mons. D'Elia, e sul movin1ento cattolico in Basilicata nei primi anni del secolo, cfr. il saggio di Gabriele De Rosa pubblicato nella: .".Rassegna di Politica e Storia, n. 33, luglio 1957. Al nome del D'Elia sono legate la. i ondazione delle prime organizzazioni sociali cattoliche nella regione, la creazione di Casse rurali, la forn1azione e l'educazione di quei giovani che diedero vita alla 1\zione Cattolica; a lui si deve .anche l'iniziativa della costituzione della prima sezione della Democrazia Cristiana in Basilicata, nell'autunno del '43. [58] Bibloteca Gino Bianco

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