Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

È Reale quindi che investe di fu112ioni pubbliche, nei diversi comuni, vari suoi amici o « clienti >> di indefinito orientamento politico, legati tra loro o da vecchi rapporti elettoralistici o dalla speranza di subentrare in modo permanente a coloro che, profittando del fascismo, hanno monopolizzato per venti anni cariche ed onori. Essi non ritengono neppure necessario costituire un partito politico, anche perchè la concezione moderna di partito è assolutamente estranea alla loro mentalità; si limitano perciò a dar vita ad un generico comitato a11tifascista. Verso la fine del '43 l'on. Reale entra a far parte, come Sottosegretario agli Interni, del secondo Ministero Badoglio. Intanto i primi echi dell'opposizione antifascista alla monarchia e della presa di posizione dej Comitati di Liberazione sul problema del governo, insieme con qualche giornaletto di Bari e di Napoli, arrivano nei capoluoghi lucani. Al· di fuori del gruppo che, facendo capo al Reale, ha finora rappresentato tutto l'antifascismo, cominciano a formarsi altri nuclei che prendono contatti con i partiti del Comitato di Liberazione, particolarmente attivi a Napoli e Bari. Nei comuni in cui, prima del fascismo, si erano avute leghe e camere sindacali, cominciano a costituirsi sezioni dei partiti socialista e comunista. Il P.C.I. si organizza, da principio, nel Melfese, la zona economicamente - - più progredita della regione, che ha conosci11tonell'altro dopoguerra lotte sociali particolarmente aspre, e dove l'esistenza di un bracciantato agricolo rende l'ambiente favorevole alla propaganda delle sinistre. A Lavello, anche durante il fascismo, nuclei di vecchi militanti socialisti, passati dopo il 1921 al P.C.I., hanno mantenuto contatti con l'organizzazione clandestina di questo partito: è in questo comune che viene costit11itala prima sezione comunista della regione, e sono i vecchi comunisti lavellesi che prendono l'iniziativa per la costituzione del P.C.I. nel Melfese, dove in poco tempo sorgono numerose sezioni, a Melfi, a Rionero in Vulture, a Rapolla, a Genzano, ecc. In provincia di Matera il P.C.I. viene organizzandosi o in comuni come Irsina, Ferrandina, Bernalda, Grassano, Pisticci, Montescaglioso, dove permane il ricordo di una tradizione politica e sinda- , cale socialista, o in altri in cui l'acutezza dei contrasti sociali rappresenta un'ottima premessa ·per la penetrazione della propaganda comunista che si sviluppa ad opera soprattutto dell'avv. Bianco, vecchio militante antifascista. [57] Bibloteca Gino Bianco

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