Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

sono soltanto l'indice della confusione che regna dappertutto e del primitivismo politico delle masse lucane, ma rivelano quale sia lo stato d'animo delle popolazioni; sotto queste manifestazioni di insofferenza e di rivolta si celano, come si vedrà in appresso, motivi profondi; c'è, soprattutto, l'aspirazione delle masse popolari all'emancipazione sociale: nel linciaggio del segretario politico e nella ribellione contro l'ammassatore del Consorzio Agrario o il podestà fascista, i ceti popolari manifestano l'insofferenza per un sistema di soprt1si e di oppressione sociale. I ceti possidenti, i << galantuomini», avvertono gli umori delle masse e perciò salutano con sollievo la liberazione, cercando- dappertutto la protezione degli Alleati, i quali sono a loro volta interessati al mantenimento dell'ordine pubblico. Gli Alleati, assumendo i poteri di governo di occupazione, nell'assenza · di qualsiasi indicazione espressa direttamente dal popolo, sono costretti a chiamare alla direzione della cosa pubblica i vecchi « notabili >> del prefascismo, o comunque a servirsi dei loro consigli. A Potenza essi fanno capo all'on. Vito Reale, già deputato nittiano, e fiduciario e amico dell'esule lucano (1 ). Vito Reale è una tipica figura del mondo politico prefascista. Liberale con qualche vaga aspirazione riformista, vissuto dapprima all'ombra dei maggiori astri della politica locale, rientrato poi nell'anonimato di una ge11ericaopposizione al fascismo, egli si trova improvvisamente a dover assumere un ruolo di primo piano in una situazione quanto mai inqwetante, non solo per le difficolta economiche dovute alla sconfitta ed all'occupazione militare, ma anche per il confuso agitarsi delle masse, tra cui serpeggiano, come abbiamo visto, i primi sintomi di un crescente disagio sociale. Reale e gli uomini del suo seguito, tranne alcuni contatti sporadici con vecchi antifascisti meridionali, non hanno vissuto le vicende dell'antifascismo militante, che hanno portato alla ricostituzione dei partiti e alla creazione dei C.L.N. All'oscuro di quanto accade nel resto d'Italia, essi pensano •chesia giunto il tempo di sostituirsi nelle cariche ai vecchi gerarchi fascisti. ( 1 ) L'on. Reale fu nominato dagli Alleati sindaco di Potenza nel settembre del 1943; rin1ase però in carica per breve tempo, fino alla formazione del 2° Ministero Badoglio, di cui entrò a far parte come Sottosegretario agli Interni, probabilmente chiamatovi per la notorietà acq1:1istatasubito dopo il 25 luglio in seguito alla pubblicazione di una famosa lettera di Nitti dall'esilio a lui indirizzata. f56J Bibloteca Gino Bianco

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