conta - il Ministro dei Trasporti della Repubblica Italiana non è un funzionario borbonico; nè il Mattino) almeno di nome, ha niente a che fare con gli « Annali Civili » del Santangelo, anch'egli ministro, anch'egli vago di consensi e di facile notorietà. Quanto all'on. Cassiani, un articolo intitolato: « Prospettive liete » da lui firmato annunziava che nel 1970 « anche il Mezzogiorno d'Italia, forte di impianti per l'energia atomica, di raffinerie, di fabbriche di acciaio e di gomma, di un'agricoltura industrializzata ... avrà raggiunto il meritato benessere che aveva dianzi riguardato come una chimera ». Questo è proprio il tono meno opportuno per chi si propone di orientare la pubblica opinione in senso favorevole alle opere del governo. Infatti è il tono che si addice alle « opere del regime », non a quelle di un governo democra- . tico. E quando si legge, in un'altra pagina del Mattino, che il Sele e il Volturno-Garigliano hanno « un nuovo volto », che « in Puglia, Lucania e Basso l\folise sorgono le industrie agricole » e ancora che « il programma dell'Ente Riforma è in pieno sviluppo », tutto ciò corrisponde magari in buona parte alla verità, ma detto così, gridato ai quattro venti, sbandierato ed imposto, non ha più il carattere di una informazione documentata ed attendibile, e si esaurisce invece in un espediente pubblicitario. Come se non bastasse, dopo aver letto in un articolo anonimo che l'apporto della riforma agraria allo sviluppo dell'economia calabrese è miracoloso ed esauriente, si leggeva a firma dell'on. Foderaro, che la deficienza di aule nella provincia di Cosenza ha raggiunto la disastrosa percentuale del1'80%, con un deciso abbassamento negli ultimi ci11que anni; a Catanzaro dal 58% del '52 si è saliti al 73% del '55; a Reggio dal 67,6% al 79%. i\ questo squarcio di 1ealismo un non identificato « Comet » faceva sfrontatamente seguire l'annunzio che « si apriranno da via Petrarca 1000 finestre sul golfo di Napoli»: ulteriore sconcio della « verde collina di Posillipo », altre case di cattivo gusto per i nuovi ricchi di una città la cui situazione nella edilizia scolastica e popolare è delle più deprimenti. E meno male che non si glorificava a11che il delittuoso grattacielo di via Medina! Ma a questo si è provveduto sul Mattino del 29 dicembre. Se mettiamo da parte il Mattino del 17 novembre e apriamo quello di quattro giorni dopo, Finmare, Rai, Ocren, Finsider, Finmeccanica, ecc., ci aggrediscono con incredibili esaltazioni grafiche della loro operosità. Cì addolora, anche se non ci stupisce, che sia il giornale della nostra città, alla stessa stregua del più modesto e oscuro giornale di provincia, a offrirsi come palestra per questi maldestri e chiassosi esercizi. Quotidiani come Il Resto del Carlino e la Nazione dimostrano che anche la stampa di provincia può avere una sua dignità, una dignità di stampa nazionale, fedele a certe esigenze di civiltà giornalistica.· Non si possono chiude~e comunque queste amare considerazioni senza far cenno dell'articolo di fondo co11cui un direttore titolato come Giovanni An- (52] Bibloteca Gino Bianco ..
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