' problemi o ricorrenze sono ricordati o illustrati sia il più adatto a produrre un qualche utile. La retorica, o vuoi superficialità, o vuoi faciloneria, vecchio cancro del nostro costume nazionale, finisce per togliere serietà e valore anche alle cose più serie, siano esse l'unità dell'Europa o la politica forestale. r. b. Reddito agricolo ed anomalie distributive . Nonostante l'aumento della produzione, i redditi agricoli tendono a restare stazionari o addirittura a diminuire. Secondo un recente studio della FAO il regresso assumerebbe ancora più vaste proporzioni senza la politica dei prezzi di sostegno sulla cui efficacia finale, peraltro, si avanzano diverse riserve. L'aumento della produzione in misura s11periore all'incremento demografico potrebbe in un certo senso giustificare la suddetta tendenza alla J stazionarietà dei redditi agricoli. Ossia gli sviluppi della ·produttività favorendo l'accumulo delle scorte renderebbe più pesante il mercato. Ma le cose non risultano poi cosi semplici quando si osservino le tuttora numerose zone ipoalimentate. Le perplessità aumentano quando poi ci si accorge che i prezzi al minuto, invece, crescono. La questione del reddito è invero alla base di ogni soluzione del problema della depressione agricola. Per quanto riguarda l'Italia è noto che ·le attività agrarie spuntano un introito medio inferiore alla metà di quello ottenuto dall'industria. Certo, sulla modestia degli introiti dei contadini, incide notevolmente la bassa produttività, a sua volta accentuata da un basso flusso di investimenti. Ma qui si entra nel circolo chiuso delle cause e degli effetti, poiché è proprio lo scarsissimo risparmio permesso dallo scarso reddito ad impedire oppure a rendere estremamente modesto - come fatto presente anche dal Prof. Dell'Amore in un recente Convegno - quegli autofinanziamenti che già mostrano sintomi di flessione in campo industriale. Nelio stesso tempo il ricorso al credito è difficile se non impossibile per l'onerosità che cqmporta. Nella migliore delle ipotesi, ossia nell'ambito di provvidenze particolari stabilite per legge, i prestiti vengono concessi ad un tasso che globalmente 110n è mai inferiore al 6%, mentre il reddito agricolo non raggiunge i11 nessun caso tale tangente. La situazione minaccia di aggravarsi in sede di Mercato Comune ove la nostra agricoltura incontrerà una vasta concorrenza. Saranno richiesti allora nuovi sforzi produttivistici, ossia nuovi investimenti, mentre il capitale sarà probabilmente ancora di più. attratto da quelle attività industriali [45] Bibloteca Gino Bi neo
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