Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

d) Schemi e istituti. Nella misura in cui la logica simbolica è logica dei simboli matematici, essa già testimonia dell'interesse, tipico della filosofia analitica, per gli schemi e gli istituti di cui è contesta la nostra esperienza. Delle direzioni di ricerca neopositivistiche è indub- . biamente questa che più piacerebbe. veder diffusa nella cultura italiana, certo carente in questo senso. Senonchè, se si fa eccezione per i numerosi giuristi - ma con una riserva, come ora si dirà - e per qualche economista come Ferdinando Di Fenizio (19 ), lo sviluppo degli studi che si dicono tecnici sotto la spinta della filosofia analitica è ancor oggi soltanto un'intenzione, come ha del resto con legittima amarezza riconosciuto lo stesso Norberto Bobbio (20 ). Inoltre, per quanto concerne i giuristi, l'accoglimento della problematica analitica si verifica, per quanto è dato giudicare a un profano, n~n nella giurisprudenza, ma nella teoria della giurisprudenza, e si limita quindi per lo più alla discussione sulla possibilità di attribuire carattere di scienza alla giurisprudenza, introducendo nella questione i concetti dell'epistemologia neopositivistica. A uno sguardo d'assieme si direbbe che di solito i cultori di discipline tecnico-storiche e tecnico-scientifiche, qua11do non siano agnostici o affatto ignari d'ogni problema d'orientamento filosofico, che è poi il caso più frequente, paiono muoversi ancora nell'orbita del pensiero storicistico italiano, contro il quale accade talora che polemizzino soltanto, come è stato osservato, per una aberratt:oictus (21 ). Del resto, che tale sia la situazione non deve stupire, avendo a mente non solo le considerazioni sin qui fatte sul neopositivismo italiano, ricco più di intenzioni che d'opere, ma anche il carattere stesso della migliore tradizione storicistica e idealistica, impegnata, più che in una fe11omenologia sommaria, nella determinazione dei fondamenti e delle condizioni d'ogni possibile scienza e perciò stesso profondamente disposta ( 19 ) Di cui v. le Lezioni sul metodo dell'economia politica, Milano, L'Industria, 1957. ( 20 ) Politica e cultura, cit. p. 205: la << filosofia rischiaratrice » neopositivistica in Italia è definita « nulla più che una tentazione, ancora e soltanto un programma di pochi » (1955). (2 1 ) v. LuIGI SPAVENTA, art. cit., « Riv. di politica economica», XLVII (1957), 6, pp, 467-477~ a p. 470. [33] \ Bibloteca Gino Bianco

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