logica simbolica. In una recentissima opera su questo argomento Alberto Pasquinelli scrive: « Cercando di stabilire princìpi inferenziali rispecchianti direttamente i modi di derivazione del linguaggio comune, ossia del discorso quotidiano formulato nei linguaggi naturali, storici (o lingue: inglese, francese ecc.), si andrebbe forse incontro a difficoltà insuperabili. In esso, come nel pensiero in atto, si dànno procedimenti corretti - nel senso di portare alla prova effettiva di certe verità sulla base di altre - e incorretti; procedimenti completi ed incompleti, ambiguità, oscurità, e simili. Nemmeno un'indagine statistica accurata degli usi linguistici predominanti, ammettendone la legittimità in linea di principio, permetterebbe di attingere risultati soddisfacenti dal punto di vista pratico. In conseguenza di ciò, i logici moderni procedono nel loro lavoro costruendo linguaggi artificiali per lo più, ma non necessariamente, simbolici e caratterizzati soprattutto da regole e definizioni esplicite. Il che fa sì che quanto essi possono dire «sul» linguaggio, data l'artificialità di questo, abbia carattere convenzionale ed intento pragmatico, piuttosto che descrittivo. " I moderni sistemi di logica formale - scrive Nagel - debbono essere considerati non descrizioni della " vera natura" di rapporti di derivabilità dati, ma proposte di specificazione degli usi linguistici e di regole inferenziali " » (16). Non sfugge naturalmente al Pasquinelli la obiezione classica che si suol muovere alla logica farmale. Le regole che questa presume di dare \, ad ogni discorso vengono dedotte da princìpi logici i quali possono anche, alla fine della ricerca, apparire << dedotti progressivamente gli uni dagli altri )), ma che in realtà sono scelti e formulati senza la garanzia delle regole logiche che, come s'è detto, da essi proprio vengono dedotte. Il Pasquinelli ritiene, ma con qualche espressione di dubbio irresoluto, di potersi sbarazzare di questa obiezione in una rapida ·nota a piè di pagina (17 ), sostenendo che: 1) ogni altra procedura di giustificazione dei princìpi da cui vengon dedotte le regole << è destinata a · rivelarsi molto meno soddisfacente )) di quella ,qui accennata; 2) che, << quali che siano le difficoltà comunque sussistenti in tale processo di astrazione e formalizzazione, i risultati che esso permette di attingere appaiono in ogni caso pragmaticamente ineccepibili>>. Se il primo punto ( 16 ) A. PAsQUINELLI, Introduzione alla logica simbolica. Prefazione di L. GEYMONAT, Torino, Einaudi ed. scientifiche, 1957; il passo cit. nel testo è a p. 18. ( 17) Op. cit., p. 25, n. 2. [31] Bibloteca Gino Bianco
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