va >> politica del Cancelliere. Gaetano Baldacci si è fra gli altri fatto · portavoce della soddisfazione di ambienti dirigenti del partito di maggioranza ed è perfino giunto ad asserire che sul mutamento di Adenauer possano aver influito in modo decisivo le conversazioni avute con alcuni dei nostri maggiori leaders politici. A nostro avviso, il direttore de Il Giorno si sbaglia di grosso: ancora una volta. Innanzitutto, perchè Adenauer, per le ragioni appena esposte, non condivide le opinioni politiche che il Baldacci gli attribuisce; ed inoltre - e soprattutto - perchè il Baldacci mostra di non capire che « la svolta tedesca>>,se veran1ente ci fosse una svolta nei termini in cui egli la concepisce, sarebbe un avvenimento grave per l'avvenire di tutto il sistema occidentale. Una svolta simile potrebbe forse dare soddisfazione al nazional-neutralismo tedesco, ma sarebbe in ogni caso una perdita secca per l'alleanza occidentale, di cui fino a prova contraria l'Italia fa parte. Se poi il direttore del foglio milanese giubila, credendo di scorgere nella « nuova » politica di Adenauer un modello valido anche per l'Italia e che dovrebbe anzi dare una specie di crisma di legittimità alle recenti velleità neo-atlantiche della nostra politica estera, a noi sembra di poter scrivere in tutta tranquillità che il sig. Baldacci capisce il significato degli avvenimenti alla rovescia. La lezione che un paese come l'Italia deve trarre dalla Conferenza di Parigi è che gli atteggiamenti autonomi in un sistema come quello atlantico presuppongono chiare posizioni di forza; e non sono il risultato di estemporanee velleità di questo o di quel dirigente politico. È bastato che Adenauer mutasse il tono di , un discorso perchè tutto il corso della riunione della NATO cambiasse di significato. Ma quando si parlò lo scorso autunno di un nuovo corso politico italiano nel Medio Oriente, bastò il volo di pochi Globemasters verso la Giordania per far capire al nostro Governo la necessità di minimizzare gli aspetti politici dei contratti dell'ENI o del viaggio del Presidente Gronchi a Teheran. È comprensibile, naturalmente, che l'estrema sinistra italiana veda con favore il clima di « negoziati », che schiude migliori possibilità a « nuovi frontismi», e mette in difficoltà i socialdemocratici, nell'atto stesso in cui sembra conferire alla piattaforma di politica estera del PSI una validità che finora le era stata negata. f17] Bibloteca Gino Bianco
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