Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

to lontano: la <<media>>,infatti, apre le porte alle «magistrali», e fare maestro il figlio è quaggiù la più grande aspirazione di una famiglia che possa pagare le tasse scolastiche. Vi sono qui a Maratea oltre cento maestri, in continuo aumento, e nulla, pare, può riuscire ad arrestare questo fenomeno; perchè uno stipendio fisso, per magro che sia, è per questa gente, capace di limitare al massimo i propri bisogni, la meta più desiderata. Esiste in loco la miniera dei maestri elementari: è l'istituto de Pino, che, sorto nel 1905 dalla trasformazione del Conservatorio •delle Salesiane, fu dapprima scuola elementare; poi ad essa si unì un asilo ed un ricreatorio femminile, e nel 1932 si aggiunse l'intero corso magistrale. Sono iscritte ogni anno 110 ragazze, .delle quali 25 sono esterne, quasi tutte locali, e le altre provengono dai paesi vicini ed anche da quelli lontani dell'interno; il sogno di diventare maestre le spinge ad ogni sacrificio. La situazione scolastica, in conclusione, si presenterebbe a Maratea normalissima, se non vi fossero gravi deficienze per quel che riguarda le scuole tecniche e di avviamento al lavoro. Siamo di nuovo innanzi ad uno dei tanti fenomeni tipici del Mezzogiorno, dove le amministrazioni comunali, strette fra molte difficoltà finanziarie, cercano con tutti i mezzi di evitare grandi spese per l'istruzione e gli altri pubblici servizi, spendendo, magari, notevoli somme per la costruzione di una fon tana nella piazza o di una strada inutile, che però attraversa e valorizza le terre dei notabili del paese, o per l'istituzione di cantieri di lavoro che distruggono la dignità stessa del lavoratore. Ma siamo soprattutto innanzi ad una piccola ·borghesia presso la quale problemi così vitali, come quello dell'istruzione, non solo non vengono compresi, ma son tenuti inconscientemente come inutili o dannosi per quelle << teste spostate e mal nutrite». I Il clero e gli istituti religiosi. - Un rapido sguardo alle condizioni del clero e degli istituti religiosi si rende indispensabile, essendo stata rilevante la funzione da essi esercitata nella vita di Maratea. Il clero è stato qui sempre molto numeroso; verso la fine del 1800 - è stato scritto - nelle <<Conclusioni Clerali », fra le due parrocchie allora esistenti, erano sempre oltre trenta sacerdoti a porre la loro fuma. Attualmente sono ben quattro le parrocchie, di, cui una è Basilica (l,unica nella Diocesi e nella provincia di Potenza), e 36 le chiese e cappelle in tutto il Comune; vi è poi una casa [110] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==