La maggioranza è emigrata nel Venezuela, il resto in Francia, Colombia, Brasile e paesi dell'America Centrale. Nonostante il fenomeno dell'emigrazione, che pertanto, almeno per quel che riguarda i paesi d'oltre oceano, è in diminuzione, la disoccupazione permane, anche se limitata, come .risulta dalle seguenti cifre: Anno 1951 disoccupati per l'intero anno 2980 {giornate lavorative) » 1952 » » 2760 » >> 1953 » >> 2760 >> >> 1954 >> >> 1440 » » 1955 » >> 600 » >> 1956 >> >> 960 » » 1957 » al 30-9-1957 2250 >> Questa tabella ci dimostra che la disoccupazione è progressivamente calata fino al 1955,per risalire ora ad un livello di poco inferiore a quello del 1951. Solo l'avviamento di opere di grande im·portanza, come i lavori di raddoppio di alcuni tratti della linea ferroviaria Napoli-Reggio Calabria, hanno assorbito un gran numero di disoccupati, come si dimostra dai dati del 1954, del 1955 e del 1956. Altre indicazioni interessanti ci vengono offerte dal numero degli iscritti all'Ufficio di Collocamento: Anno 1951 iscritti al 31-12-1951 • • • 350 » 1952 » >> 1952 • • • 422 >> 1953 >> >> 1953 • • • 580 >> 1954 >> » 1954 • • • 605 » 1955 » >> 1955 • • . 797 >> 1956 » » 1956 • • • 830 >> 1957 >> 30-9-1957 • • • 1049 Queste cifre ci dicono, infatti, che, essendo il numero degli iscritti sa- . lito da 350 a 1049, si è avuto nel periodo di tempo che va dal 1951 al 1957 un notevole assorbimento di operai. Per un'esatta interpretazione di tutti questi dati, però, occorre tener presente che l'incremento della disoccupazione non è dovuto alla diminuzione dell'offerta di lavoro, che, anzi, è in [105] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==