servire anche alla formazione di un ambiente che contribuisca a promuovere, indirettamente, le attività turistiche. Prima di vedere, tuttavia, quali siano stati gli effetti del processo di industrializzazione ora iniziatosi, e quali siano le possibilità in un prossimo futuro di un ulteriore sviluppo turistico, riteniamo sia opportuno esaminare l'odierna realtà di Mara tea. La popolazione e le fonti di lavoro. - Il centro di Maratea, formatosi intorno al Mille, è un agglomerato di case poste a mezza costa, in posizione impervia e male esposte; le frequenti incursioni saracene, infatti, devastarono i centri costieri e costrinsero le popolazioni ad allontanarsi dal mare. Verso il 1600 Maratea prese le forme che conserva attualmente. Oltre al centro vi sono ora le seguenti frazioni: Acquafredda, Cersuta, Marina di Maratea, Porto, Castrocucco, Massa e Brefaro. La popolazione, che nel 1936 era di 4963 abitanti, è scesa nel 1951 a 4836. E1 ssa è cos,Ìdistribuita: Centro e Valle, 2593; Cersuta, 158; Porto, 288; Marina, 241; Castro-- cucco, 130; Massa, 590; Brefaro, 202; Acquafredda, 553; e infine S. Caterina, 81. La lenta, ma progressiva diminuzione della popolazione non è affatto dovuta all'eccedenza dei morti sui nati (1 ), ma è dov11ta all'emigrazione verso i paesi dell'America centro-meridionale e verso altre regioni della stessa Italia; numerosi infatti sono gli impiegati ed i funzionari che risiedono a Potenza, a Roma ed in altri centri. La grande maggioranza della popolazione è dedita alft'agricoltura. In una conca ad anfiteatro, che si apre verso il Tirreno, sono tutte le risorse agricole di Maratea; la valle che digrada dal Passo della Colla verso il mare offre una vegetazione varia e rigogliosa: dai boschi nelle parti alte, agli orti, agli uliveti e ai carrubeti delle campagne. La suddivisione delle colture ci mostra una netta prevalenza degli orti; e poi pascolo, carrubeto, uliveto; ridottissimo il seminativo. Della produzione agricola non abbiamo ( 1 ) Lo dimostrano i seguenti dati: Nati Morti Anno 1950 • • . . . 109 50 » 1951 • • . . • . 128 50 » 1952 • . • • • • 86 48 >> 1953 • • • . • • 120 45 » 1954 • • • • • • 120 50 1955 , 95 50 » • • . • • • » 1956 • • • • • • 106 48 [101] Bibloteca Gino Bianco
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