di maggioranza: le vicende di questa fase preparatoria alle elezioni che sta per concludersi con la formazio11e delle liste dei candidati (operazione che, a quanto ha riferito la stampa di informazione, è quasi ultimata), hanno anche messo in luce come il peso dei gruppi cui abbiamo accennato più sopra - tanto come espressione di particolari interessi ideologico-politici, quanto come portatori di esigenze dei corpi sociali che diret- . tamente li esprimono - si sia accresciuto al punto da influire, a volte in maniera decisiva, sulle scelte e sugli indirizzi del personale politico. Con ciò non si vuol negare che la mediazione politica del partito, nello r scl1ieramento cattolico, non risulti ancor.a prevalente, proprio mercè di quel rafforzamento dell'apparato che è conseguenza del nuovo corso politico-organizzativo impresso dalla leadership del gruppo fanfaniano. Ma è evidente, d'altra parte, che, tanto nella elaborazione della piattaforma programmatica, quanto nella scelta delle candidature, diventa sempre pi~ alto il prezzo che il corpo politico democristiano, tutto teso a consolidarsi al potere, è costretto a pagare, in compromessi e concessioni, .ai movimenti fiancheggiatori. Dalle ultime vicende si può desumere la volontà delle ristrette oligar-- chie che organizzano i gruppi di interessi di contendere ai quadri politici, all'apparato, nell'ambito dello schieramento della maggioranza, una più cospicua rappresentativa sul piano del governo del paese (come nel Parlamento e nelle amministrazioni locali) e su quello della formazione degli org,anismi dirigenti del partito stesso. Questa tendenza aveva avuto già modo di manifestarsi nel corso della Legislatura che sta per scadere; oggi essa cresce in proporzione diretta al rafforzarsi dei gruppi anzidetti, e al loro istituzionalizzarsi nella vita sociale ed eco11omica del paese, per tanti versi di tipo corporativo; il che rende più che mai attuale in Italia il discorso sul fenomeno dei gruppi di pressione, (1) e dei loro rapporti con i quadri politici, con gli organi di governo e con le rappresentanze parlamentari, nonchè sul carattere che vanno assumendo nella particolare ( 1 ) Sull'argomento Nord e Sud ha pubblicato una nota di Vittorio De Caprariis (Sui gruppi di pressione, n. 25, Dicembre 1956), e un'altra di Giuseppe D'Eufemia (Aspetti' giuridici dei gruppi di pressione, n. 27). La rivista Occidente ha trattato della fenomenologia dei gruppi di pressione nel n. 2, d.el 1956, con scritti di De 1'1archi, H unt e Mackenzie. fIO] Bibloteca Gino Bianco
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