Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

quale le responsabilità sono egualmente bene identificabili. Ancora il regolamento comunale fa obbligo che nell'ambito del macello esista una Cassa di prestito per gli esercenti; in concreto, tale istituto permette ,agli esercenti meno abbienti di acquistare a parità con gli altri le carni fresche, avendo la possibilità di pagarle ad una settimana di distanza, dopo averle, cioè, a loro volta vendute. Tale cassa è stata in funzione ,per lunghi anni nel complesso di Poggioreale, gestita dal Banco di Napoli, il quale - in ottemperanza allo spirito della disposizione - percepiva su quei prestiti u11 interesse molto mite. Nel 1955, invece, l'amministrazione comunale in carica ha affidato la gestione della cassa di prestito per esercenti alla stessa SOGEMERCA, venendo a creare sostanzialmente un vero e proprio mo .. nopolio totale, nell'ambito del macello, a favore di quella società. E naturalmente la SOGEMERCA, purtroppo, mostrò subito di volersi adeguare allo spirito del regolamento in modo molto diverso da quanto aveva fatto il Banco di Napoli; e fece intendere di volere sfruttare l' <<affare>>fino in fondo. Essa stabilì infatti nell'un per cento alla settimana l'interesse sui prestiti da concedere agli esercenti; un interesse, cioè, pari a circa il sessanta per cento annuale. La consegue11za di tale regolamentazione non si fece atten·dere: di fatto, la Cassa di prestito non ebbe mai una funzione concreta e, per le vicende che seguirono, attualmente non esiste nemmeno al macello di Na,poli un ente che provveda al credito per gli esercenti minori. Accadde, infatti, che la protesta degli esercenti e dei dipendenti del macello - danneggiati, questi ultimi, dalla diminuita mole di lavoro - questa volta non mancò, al punto che il sindaco in persona fu costretto ad interessarsi dell'argomento. La sistemazione che era stata data all'istituto dalla SOGEMERCA risultò talmente scandalosa che, di fatto, il sindaco - non essendo riuscito a rescindere il contratto di concessione - fece in modo che esso non avesse alcuna applicazione. Al momento, dunque, la lacuna è assoluta, in quanto, al macello dì Poggioreale, non è in funzione alcuna cassa per il prestito agli esercenti; inoltre, è difficile dire quanto tem•po ancora potrà durare un siffatto stato di cose, in quanto la società concessionaria è in possesso di un regolare contratto di cessione per la validità di dieci anni. Co1nunque, la conseguenza della mancanza di una cassa di prestito si ripercuote sugli esercenti e sui I 851 Bib1oteca Gino Bianco

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