Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

le dispute, le ... condoglianze dei Pertini valsero a riconsolidare il falso ideologico di una unità di classe alimentata come una rendita parassitaria a esclusivo consumo del PCI. È stata questa falsificazio11e cc unitaria » che ha ribadito la subordinazione dei socialisti al partito comu11ista sul piano della capacità della rappresentanza politica. Se infatti i socialisti non bastan·o a rap1 presentare da soli i lavoratori, tutti i diritti primari del PCI sono riconvalidati. Ma di quale rappresentanza poi si tratta, se no11 della forza organizzata? Una forza che sta ferma e che non impedisce la cc restaurazione del capitalismo », una forza che consente al cc neo-capitalismo » 1'11sodelle frazioni paternalistiche del plu.svalore ·per corrompere gli operai, una forza che non sa (così disse rI'ogliattr al penultim·o Comitato centrale del suo partito) quale possa essere domani il governo delle classi lavoratrici! Ora, - benchè lo stesso PSI non sappia che cosa di preciso possa farsi dell'apertura a sinistra insieme alla DC, - d1 diverso dalla politica comunista esso non ha fissato che la perpetuità del metodo democratico « nei fini e nei mezzi », l'autenticità della « via nazionale » : cioè il contrario del programma finale comunista. In che consiste allora la rappresentanza unitaria di classe, da esercitare in comune malgrado l'incompatibilità tra fini comunisti e fini socialisti? Non comporta forse, questa stessa diversità di natura dei due partiti, la necessità inevitabile di uno scontro risolutivo ad alto livello, circa la determinazione della politica giusta) che dovrebbe essere la politica socialista senza ipotecl1e e senza riserve di fini· ultimi? Non si potrà obiettare che si tratta di oziosa lotta dei principii, se codesta differenziazione antagonistica serve a far cadere i ricatti ideologici de l clero e della DC. Se pretestuosi principii vi sono, essi cadono su un altro terreno, su quello di un'accettazione mistica della democrazia a senso anticomunista. Per giungere a tanto chiarimento tra PCI e PSI è passata una grande occasione. Il gradualismo della verità non si addice alle masse. E ai socialisti la forza sarebbe venuta dal coraggio di dichiarare aperto un nuov·o corso ,. quello che doveva acclarare la connaturale consistenza stalinista del PCI e segnare agli occhi di tutti l'incapacità organica e volontaria di questo partito a volere la via italiana, a volere il socialismo. Bisognava charire che un partito non si identifica con la classe se non in quanto per essa sceglie la politica giusta, mai se ne monopolizza i voti e i consensi organizzativi. Il criterio con cui m·olti socialisti misurano la fondatezza dei diritti di classe del PCI è lo stesso criterio che dà al clero la possibilità di interferire nello Stato italiano. Un criterio quantitativo e non politico, tanto meno ideologico. Ora, è il PCI all'offensiva: aggredisce alla base i socialisti, insinua che Nenni aveva tentato, a Pralognan, di accodarsi ai centristi, accomuna la politica delle riforme di struttura con il veccl1io riformismo « capitolardo »; [62] Bibloteca Gino Bianco ,

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