Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

L'ultima accusa degli ·analisti e metodologi antistoricisti, quella di pro• vincialismo, è fra tutte la più speciosa: un dato obiettivo, cioè quell'assenza d'una fiorente ricerca sperimentale che rende la 11ostracultura notevolme11tedissimile da quella dei paesi germanici, anglosassoni, scandinavi, sembra avvalorarla. In più, essa non rimane senz'~co in tutti coloro che, non accettan-- do come fatto fatale e definitivo il carattere retrivo della .nostra cultura cattolica e il qualunquismo diffuso dovunqt1e nel nostro paese continuamente sono tentati di sentirsi in terra di missione, coloni del mondo più civile in. una provincia isolata, << aristocrazia allogena», secondo una famosa espressione di Adolfo Omodeo. E tuttavia l'accusa è infondata. I due sintomi del provincialismo culturale, la supina ricezione e la sciovinistica ignoranza delle esperienze d'oltr'Alpe, frutti diversi ,d'una medesima acrisia, appaiono,. probabilmente in misura mon mag·giore che .altrove, al livello di certa me-- diocre pubblicista, ma non nell'ambito della cultura più seria. A questa'" nessuna delle grandi corre11tidi idee e d'opinioni che solcano il mondo moderno è rimasta sconosciuta; ma nessun.a ha trovato acquiescente ricezione. E val la pena d'osservare che se così è 5tatoJ se cioè la nostra cultura ha potuto comprendere e assimilare le esperienze straniere senza s~rrire le sue origin.ali ragioni questo si deve proprio alla possibilità che essa ha avuto ed ha di valersi degli strumenti d'analisi elaborati dalla tradizione filosofica che si richiama allo storicismo di Vico, al criticismo di Kant, all'<lealismo di Hegel. Anche l'ultimo degli elementi componenti il quadro storico che taluni analisti si son f oggi.ato per giustificare la polemica contro lo storici- . smo idealista, si rivela così più che aberrante, opposto rispetto ad una rettavalutazione della realtà storica e culturale italiana. Se le considerazioni sia qui svolte sono esatte, occorre concludere che la polemica condotta dall'ala antistoricist3 dei metodologi e analisti italiani nor ha alcun fondamento e che meglio agiscono quegli studiosi attenti ai ptc:-• blemi posti dalla .filosofia analitic.a ma << ben lontani dall'idea di rom·pere con una tradizione di pensiero da cui molto si è imparato e molto c'è ancora· da imparare>>. Sgom·brato il campo dalla polemica, resta da esaminare ir1 che mi5ura l'attenzione per la tematica neopositivistica abbia finora arricchito no11di programmi velleitari m.a di precisi contributi la nostra cultura~ Pure, prima di ciò è ancora indispensabile un'ultima osservazione e v.alutazione della polemica contro lo storicismo. [46] ·sibloteca Gino Bianco

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