nong prosperò nei domini austroungarici la tradizione di studi di logica formale e, con questa, l'anticriticismo e l'antistoricismo. Vi è inoltre una seconda condizione al sorgere del neopositivismo, e cioè l'esistenza di una fiorente ricerca scientifica che crei alla cultura filosofica l'opportunità d·i trovare il più immediato terreno di ricerca nella metodologia scientifica., In varia misura congiunte, tali condizioni si riscontrano nella tradizione culturale austriaca e in quell'anglosassone; in parte sono presenti nelLa cultura francese e nella tedesca) ma mai esse si sono stabilmente affermate nel nostro paese. In Italia, una volta spentasi nel Settecento la tradizione galileiana, i problemi tradizionali dell'empirismo sono stati coltivati_ in modo sporadico da personalità isolate, senza che si costituisse una tradizione; è que-- sto un fatto forse deprecabile, ma non contestabile, così come è incontestabile l'assenza d'un.a tradizio11e di studi di logica formale: Romagnosi, Peano, Vailati, sono delle eccezioni nel contesto della nostra cultura. Nella quale du11que, ·ben prima che sorgessero lo storicismo crociano, mancavano quelle condizioni che, come si è visto, sono obiettivamente necessarieal sorgere d'un orìentamento scientistico e _analitico. Che cosa esisteva invece in Italia? È esistito indubbiamente, Bobbio e Rossi-Landi hanno r~- gione rilevandolo, un sottofondo culturale improntato a un umanesimo retorico, vale a dire a quell'umanesimo che solo poteva filtrare attraverso il prevalente insegnamento gesuitico e controrif ormato. Ma sareb·be ingiusto sostenere che in questo sottofondo si sia esaurita l'intera vita culturale italian_a, che, nei suoi settori più vivi, ha sempre cercato di distaccarsene e di modificarlo. Ma come poteva modificarlo? Noi abbiamo una grande esperienza nella nostra tradizione: quella dei razionalisti e illuministi napoletani del '99, e del loro fallimento sul piano del rinnovamento politico e culturale. Essi sperimentarono l'impossibilità di modificare il fo11do della nostra cultura attraverso un brusco distacco, attraverso l'opposizione d'un atteggiamento razionalistico e scientistico all'um.anesimo reto-- rico e svirilizzato. Un superamento effettivo di questo problema poteva venir tentato solo movendo in un altro senso: cercand·o di rendere criti-- camente e storicamente consapevoli gli atteggiamenti e gli interessi umarustici. O.alla vichiana discoverta del vero Omero, all'esortazione fosc~ liana alle storie; dal distacco del De Sanctis dal purismo e dalle « mezze critiche >>retoriche, al << marxismo>> del giovane Croce, una serie di << con- (41] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==