Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

pentole inglesi, non sia di ·provenienza extra-europea (l'·esempio è del Dailv Telegraph)? come si potrà impedire ai sigari di Copenaghen di co,nqutstare il mercato olandese, prov~ndo la provenienza extra-Z.L.S. del ta·bacco ' danese? ... Il controllo effettivo dell'origine di tutte le merci richiederebbe un sistema così completo di procedura doganale da rendere inutile la rimozione delle tariffe, cioè lo .scopo stesso della Z.L.S. Questo è il problema. Gli esperti avr,anno molto da studiare per trovare le soluzioni. È difficile .prevedere in che modo ·potranno riuscire perchè << il certificato d'origine>> è solo uno degli aspetti - an•che se forse il piu grave - degli ostacoli che si presenteranno per il f,unzionamentG di una zona di libero scambio, con,cepita avulsa dalla necessità di una politica commerciale comune e di un coordinamento delle politiche economiche. In realtà, una zona di libero scambio è caratterizzata, come i] Mercato Comune, dall'eliminazione degli ostacoli agli scambi fra gli Stati membri: il risultato naturale di tale eliminazione è l'aumento della concorrenza, ed anche un,a modifica delle condizioni di concorrenza, che gli Stati membri accettano solo dopo ·essere stati garantiti che la concorrenza non sarà falsata a detrimento delle loro economie da pratiche commerciali restrittive, da interventi statali, o da una disparità di dis•posizioni legislative, com:portanti per una stessa industria oneri diversi da Paese a Paese in rapporto all'insieme dell'industria. Per questo motivo il Trattato 11.E.C. prevede un insieme di regole che garantìsconc il rispetto della concorrenza e che colpiscor10 le intese ed i monopoli, le sovvenzioni statali, i ditmpings e le distorsioni in generale. Allo stesso modo, il bt1on funzionamento di una zona di libero scambio esige che gli Stati membri svolgano una politica monetaria e congit1nturale che tenga con.to della necessità di conservare l'equilibrio economico n.on solo all'interno di ogni St2to, ma anche all'interno di tutta la zona di libero scam·bio. Infatti, dato il carattere dinamico della vita economica, è normale che si verifichino periodicamente fasi di squilibrio tra le economie degli Stati membri. Il coordinamento permanente delle politiche monetarie e congit1nt1.1ralidovrà tendere a ristabilire l'equilibrio economico, che oggi non si attua solo garantendo la solidità della bilancia dei paga-- menti e la fidt1,cianella moneta, ma an-che assicurando un alto livello di impiego e la stabilità dei prezzi. Se la 11ecessitàdel coordinamento si è già posta per il Mercato Comt1.- [24] Bibloteca Gino Bianco

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