Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

Uniti effettuino tutti gli sforzi in questo settore, e che gli all,eati inglesi concentrino la loro iniziativa in altri tipi ,di armi (2 ), le esigenze di pre- :Stigionon hanno nemmeno consentito ch,e si prendesse in considerazione tale eventualità. Ma la bomba a idrogeno aveva costituito uno sforzo gigantesco per l'economia inglese, e, dopo qualche mese, venne l'annuncio della riduzio11e · delle forze britanniche di stanza in Germania. L'In·ghilteirra era stata costretta ad una prima difficile scelta, cioè ad una grav,e rinunzia, che indeboliva il suo prestigio di grande potenza. Mentre il lan·cio dei missili consolida la << peace of mutuaJ terror », di cui aveva parlato c·hurchill fin dal '47 nel gr,ande discorso di F-ulton, e riende quindi maggiore i'l pericolo di guerre limitate da fronteggiare senza ricorrere ai mezzi di distruzione totale, la Gran Bretagna, che aveva già mostrato la sua insufficiente preparazione per eventualità del genere con il disgraziato sbarco a Port . Said, deve ammettere u11 suo ulteriore indebolimento nel settore d!elle armi convenzionali. Su questo punto i laburisti non 3j differcnziano dai conservatori. Com' è ·noto, è toccato all'ex rilJelle, fi.11oraindomato, al tribuno gallese, al l'esponente della sinistra per antomasia, .ad .,\.neurin Beva11di impegnare il C~ngresso di Brighton all'accettazione delle bomba H. Non è questa ìa sede p~r indu'lgere alla facile ironia sul patetico destino dell'ex minatore di Abbe Vale o sulla costernazione impotente dei bevanisti alla ri1cerca di un nuovo leader e di un n·uovo nome; qui interiessa solo osservare che la classe dirigente inglese, con.servatrice o laburista che sia, obbedisce se11za possibilità di deviazioni alla logica della politica di potenza; ed un qinàidato alla direzione del Foreign Office non può non chiedere che la Gran Bretagna sieda insieme ai Grandi al tavolo delle suprem1edecisio.r1i di l)olitica mondiale . .... E stato osservato, e giustamente, che l'accordo sulla bomba H non 11asanato ;iltri dissensi di politica estera tra i d.ue partiti, ed in particolare tra il Governo ed il Sig. Bevan: in realtà quest'ultimo sostiene una politica inglese autonoma dagli Stati Uniti ed afferma che Londra dovrebbe divenire ·il centro di una << terza forza » fr,a Was.hington e Mosca, mentre i ( 2 ) Questo è uno dei problemi sollevato dal libro di Henry A. Kissinger « Nuclear weapons and foreign policy », New York, 1957. [13] Bibloteca Gino Bianco

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