blicani addebitano ad Eisenhower l'incapacità di dare una leadership al Paese, si mettono a n1 udo le insipienze ed i contrasti delle Forze Armate, .si denuncia un sistema economi,co volto tutto al socl•disfacimento di bisogni voluttuari ,ed al'l'emissione di nuovi gadgets, e dimentico delle esigenze di una Grande Potenza. La componente hamiltoniana della storia americana riafferma i suoi diritti in polemica con quella parte dei principi di J efferson, •ch,e:fata'lmente sconfina nel terreno degli isolazionisti, della American way of life, di Babbit e di Main Street (1 ). L'opinione pubblica degli Stati Uniti può, in nome della prosperità e dei gadgets, dimenticare le s11eresponsabilità di leadership negli affari mondiali; ma non può, senza sentirsi diminuita, ammettere di essere stata battuta nella lotta per il progresso tecnico. Questo è un punto su cui gli americanj sono ipersensibili, questo è il terreno del loro nazionalismo. Forse la luna rossa rappresenta nella coscienza americana una specie di nuova Pearl Harbour. Ci sono anche altre ragioni, che consentono di preve- ·dere una vittoria del partito den1ocratico alle elezioni Congressuali del '58; ma non c'e du·bbio che il 11.nciodel satellite sovietico ha dato ai repub1 blicani il colpo di grazia. Il popolo russo ha avuto la luna ( 1 ) Nella polemica politico-culturale, l'opinione dominante negli Stati Uniti tende a fare di Jefferson il sim·bolo della democrazia americana, mentre molto spesso si nega che Hamilton rappresenti un paraàig1na decisivo per il pensiero e la vita del Paese. In verità Jefferson ed Hamilton sono due momenti altrettanto importanti nello sviluppo etico-politico degli Stati Uniti. L'A1nerica, se deve a Jefferson il culto della eguale libertà per tutti ( << a free chance for all »), trova in Hamilton il fondatore ed il profeta della sua potenza econorr1ica e della sua grandezza politica. Gli ideali agricoli e pacifisti di J efferson, se portati alle estreme conseguenze, avrebbero fatto degli Stati Uniti una specie di Svizzera americana; e poterono in sostanza dominare incontrollati la vita del Paese fino a dopo la guerra civile. Ma il sorgere della grande industria e l'assunzione delle prime responsabilità di politica mondia1e rivendicarono il valore di Hamilton. Da Theodor Roosevelt in poi ha cominciato a verificarsi l'alleanza tra i liberali e gli internazionalisti contro i conservatori e gli isolazionisti. L'America, per essere all'altezza del mito lincolniano di << ultima, migliore speranza del mondo », non poteva essere più soltanto un pacifico asilo democratico, ma doveva diventare la potente salvaguardia della libertà nel mondo. Il rooseveltiano << appuntan1ento col destino » fu l'annuncio che lo spirito democratico, per essere fedele a se stesso, doveva sposare il mito della potenza. Solo grazie a questa sintesi l'America può conseguire la grandezza. " flO] BiblotecaGino Bianco
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