,gione, di riunione, di associazione, di mo- ·vimento, di scambio e di iniziativa econo- ·mica - in privilegio di pochi, in privilegio borghese, non per riflesso di osta- ,coli politici, ma per resistenza di ostacoli economici, deve impegnare lo Stato a liberare i non abbienti dalla schiavitù del bisogno, assicurando loro i diritti sociali, ossia la libertà dalla disoccupazione e dalla fame, dal bisogno, dall'ignoranza, dallo sfruttamento, dalla paura economica e consentendo ad essi di valersi anche di fatto di quelle libertà politiche che di diritto sono proclamate uguali per tutti. La nostra Costituzione, contenendo la affermazione di quelle libertà, fu creata necessariamente come legge dinamica, fluida, impegnata. E di questa dinamicità e di questo impegno Calamandrei fu dopo 1 problemi dello sviluppo economico con particolare riguardo alle aree a"etrate - Società Editrice « Vita e Pensiero ~, Milano, 1957. ' Si può quasi affermare che le economie arretrate sono una recente scopetta dell'immediato dopoguerra: non che le diversità delle varie economie fossero sco· nosciute agli studiosi, ma indubbiamente lo studio di quelle più sviluppate interessava maggiormente che quello delle aree arretrate. E della ricchezza delle prime se ne erano ricercate le cause, facendo assurgere a leggi imprescrittibili e precise quei fatti e quei fenomeni che le avevano create. Si era, insomma, stabilito e decretato che tutto andava nel migliore l'approvazione della Costituzione - e sino alla sua fine - assertore convinto, coraggioso, spregiudicato. La programmaticità della Costituzione repubblicana rappresentò per lui la leva di scardinamento delle vecchie strutture conservatrici, lo strumento di legalizzazione a priori di quella rivoluzione economica e civile, che, garantendo all'uomo un minimo di benessere economico, ne tutela la dignità nella società, elevandolo a soggetto politico attivo. Questo sobrio ritratto di un intellettuale impegnato, che fu soprattutto politico probo, ha ricostruito Cappelletti nei suoi due saggi raccolti in volume. E da questo suo profilo, siamo stati richiamati ad una lezione, che non avevamo dimenticata. La lezione di Piero Calamandrei. BENIAMINO FINOCCHIARO dei modi, che le strozzature e distorsioni non potevano essere che temporanee e che in un prossimo futuro sarebbero scomparse. La pubblicistica economica aveva cioè sviluppato e ampliato gli studi in una sola direzione, essendo il tema più importante quello della << ricerca della struttura ottima del sistema economico nell'ipotesi che siano date le condizioni della tecnica, le preferenze dei consumatori, le quantità dei fattori primari e dei beni capitali ~- Il problema dello sviluppo economico, che fu, in fondo, il problema essenziale nella teoria classica, passò in secondo piano. Già Adamo Smith infatti aveva inneggiato alla economia progressiva, che definì << cherful >, e che gl'incentivi alla [123] Bibloteca Gino Bianco
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