Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

potevano riscontrare in l11isingolari sordità, curiose incomprensioni deila situazione politica francese. Tutto il suo atteggiamento nei confronti del M.R.P., prima e dopo la sua ascesa al potere, ad esempio, mostrava una immatura riflessione sul problema del cattolicesimo politico: egli non riusciva ad intendere come, ad onta del peso delle ipoteche conservatrici, il cattolicesimo ·politico del dopoguerra era molto diverso da quello prebellico e che il vecchio riflesso anticlericale, che nei radicali degli anni '30 volev~ dire ancora riflesso di difesa della repubblica, era ormai inattuale e che la linea divisoria tra i difensori e gli avversari del regime non era più quella di una volta. I cattolici del M.R.P. non erano più la <<reazione »; e semmai proprio tra essi si potevano trovare alcuni degli uomini con più moderna preparazione economica: e con più lucida visione dei problemi politici del nostro tempo. Lo sforzo incessar1tedi Mendès-France di spingere a destra i cattolici dimostrava in un uomo così avvertito e che ii voleva realistico all'estremo una singolare nostalgia e un paradossale disegno di restaurazione di un'aritmetica parlam·entare introuvable: il leader politico mcxlerno per eccellenza sognava di governare la IV Repubblica con una Camera dellai III Repubblica. Del p,ari anacronistico era il suo cauto poss,ibilismo nei confronti d-cl Pairtito Comunista: anche qui un riflesso politico che mostrava assai più l'uomo del '36 che quello del '48, che avesse fatto cioè l'esperienza del patto russo ~zista, del ·bloc.. co di Berlino, del mutamento dell'equili,brio di potenza nel mondo. Pure era proprio la mancata coscienza della necessità di un preciso confine sulla sinistra, la mancat.a coscienza del fatto che l'alterazione dell'equilibrio mondiale e la potenza dell'Unione Sovietica avevano modificato profondamente i ra·pporti tra 1e varie forze politiche in quei paesi in cui v'è un forte partito comunista, che poteva indurre un politico avvertito come Mendès-Fran-ce all'operazione più avvent11rosaforse della sua carriera: il tentativo di aggirare a sinistra la S.F.1.0. La logica dei movimenti politici sfugge P. volta alle intenzioni degli uomini, ha le sue leggi ferree: quando si tenta di aggirare sulla sinistra, da parte di un movimento che socialista non è, un partito che si chiama socialista, i soli beneficiari dell' operazione saranno inelut(abilmente quelle forze che si collocano alla sinistra del partito che si tenta di aggirare. Si direbbe che in politica accade come in natu-ra che cioè coloro che si spostano oltre certi limiti sono risuc- ' ' ' [115] Bibloteca Gino Bianco

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