Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

.ministero avrebbe trovato molto alimento ad ogni sorta di perplessità: in un governo che si voleva orientato sul centro-sinistra la destra gollista deteneva t1n qu.arto dei posti ministeriali .contro un s·ettimo nel precedentr ga•binetto. Non solo: ma un accanito avversario della. politica europeistica come il generale Koenig era ministro della difesa, ed un altro gollista, Fouchet, era fatto ministro degli affari tunisini e marocchini, messo cioè in un posto dove poteva bloccare ogni politica progressista verso l'Africa del Nord. E ancora un notorio avversario della C.E.D·. e in fa,ma di co11vinto n·eutralista era stato nominato sottosegretario agli esteri. Sul piano della politica eoonomica, Edgar Faure, ministro delle Finanze del precedente governo, restava alla Rue de Rivoli, mentre un eletto indipendente, Moutet, andav,a all'agricoltura. Come poteva il diffamato ca·mpione del rigore finanziario e dell'imm•obilismo del gabinetto Laniel diventare l'eroe di una ·politica economica dinamica ed audace? E come poteva un eletto indipendente, e perciò vicino ai più retrivi interessi, garantire quella nuova politica agricola espansionistica e moderna? E finalmente cosa pensava veramente il nuovo Preside11tedel Consiglio, Pierre Mendès-France in. persona? Era egli quel che pretendevano gli amici, una sorta di provvidenziale stregone che da solo avreb·be.operato il redressement della Francia, o era invece quel che denunciavano e insint1a·vano gli avversarl, un pericoloso personaggio -che ;ivrebbe condotto il paese alla rovina ? La leggenda, quella degli amici e quella degli avversari, va qui messa risolutamente da parte, poichè nè l'una nè l'altra a.iut:1110a comprendere l't1omo e la sua azione: conviene anzi ammettere spregiudicatamente che sono entrambe fuorvianti e che perfino la prima non solo non giova ad intendere il suo eroe, ma anche lo dann·eggia. Certamente intorno a Mendès-France, prima ancora che prei1desse il potere e sopratutto do1)0, era un gruppo di uomini che si atteggiav,ano a suoi consiglieri; intorno a lui si fece t1na notevole campagna di stampa tendente a presentarlo come l'uomo del destino; e, più importante di ogni altra cosa, tale camp,agna era, per la prima volta in Fr,ancia per un leader politico, condotta con metodo americano, con insistenza, con ricchezz,a di mezzi concentrando il fuoco dei riflettori sull'uomo prima ancora che sulla formula politica, avvalendosi degli strumenti più moderni di propaganda. Emerse così dai nulla la .figur,adel lavora~ore indefesso, eh~ faceva colazione frugalmente al Q~ai ·d'Orsay bevendo so]o latte, che leggeva personalmente i do_ssiers, [112} Bibloteca Gino Bianco

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