Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

mettere co11 decisioni troppo precipitose proprio nell'imminenza della Conferenza di Ginevra: è difficile stabilire se ciò sia vero; è certo, però, che sarebbe stata una politica non molto intelligente. Il mercanteggiamento intercontinentale era stato chiaramente escluso da Bi dault, e lasciar alla fine l'uscio socchiuso su tale •pros,pettiva, equivaleva ad indebolire la capacità 11egoziatrice della Francia, ad ,alienarle l'appoggi o degli alleati anglosassoni, a com·promettere gratuitamente tutta la politi ca estera francese. Ma anche se si fosse voluto veramente scambiar la C.E.D. contro la treg~a in Indocina (e ammesso, naturalmente in via puramente ipotetica, che si fosse potuto farlo), sareb·be stato necessario mostrar d apprincipio di esservi risolutamente avversi, per vendere più cara la p ·ropria merce: il non impegnarsi per prudenza, invece, il mostrar di voler evitare per il momento una decisione secondo i propositi attribu iti a Faure e a qualche altro suo collega, riusciva soltanto ad una scio cca manifestazione di debolezza, disposta a mutarsi facilmente i11acquie scenza. L.a verità è che questo contrasto abbastanza aspro era un'ulteriore prova delle divisioni che opponevano i gru·ppi della maggiora nza e insieme u11 altro episodio della lotta sempre più serrata contro la C.E.D.: era evidente che gli avversari non si sentivano sconfitti e rinviav.a no a più tardi lo scontro decisivo, non senza però compiere nel frattempo qualc·he azione di disturbo. Così il 20 l'ex-Presidente Auriol interveniva a dir la sua opinione sulla C.E.D., che era naturalmente un'opinione di n emico risoluto, a confessar le sue preferenze per un'unione vasta ed equilibr ~ta, nella quale la Gran Bretagna, la Scandinavia, la Turchia e la Grecia intervenissero a far da contropeso ai paesi revanchards, e a confessare che talvolta era stato tentato di dimettersi. Così il gruppo dei repubblicani sociali si riuniva il 22 per approvare un pronunciamento contro la politic a del governo, ' azione che provocav,a le dimissioni prontamente rientrate di un ministro gollista. Così si diffondeva la brochure che ben cinquantanove deputati socialisti avevano firmata contro la Comunità Europea di Difesa e contro il riarmo della Germania, si speculava sui molti colloqui fran co-tedeschi intorno alla Saar, si divulgava l'opinione di qualche generale in glese che affermava che l'Inghilterra non poteva aderire alla C.E.D., si r1 accoglievano e clas-- sificavano le opinioni dei colonnelli en retraite e degli ex-deputati, si dava rilievo alla conferenza dei parlamentari anti-cedisti a cui partecipavano alcuni tra i più screditati politici dei sei paesi. E finalmente si lev~vano alle Bibloteca Gino Bianco [100]

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