Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

Il rt1more dell'incidente non s'era ancora sopito, quando, a metà aprile, ne scoppiava un altro, ma questa volta in seno allo stesso governo. Il 13 v'era la firma a Palais de Chaillot del testo dell'accordo di associazione tra l'Inghilterra e i sei paesi della C.E.D., con il quale la Gran Bretagna si impegnava ad integrare permanentemente u11a divisione corazzata nel1' esercito europeo, a conservare sul continente gli effettivi presenti nel giorno in cui si firmava l'~ccordo e la forza aerea necessaria, e a non ritirarli senza il consenso degli alleati, e si prevedeva che entro brevissimo tempo sarebbe intervenuta anche la garanzia americ.ana (che vi fu infatti il 16 nella forma di un messaggio di Eisenhower): insomma, adempiu~ dalla Gran Bre~agna e dagli Stati Uniti i loro impegni e avviandosi a soluzione la contestazione franco-tedesca sulla Saar, i famosi préalables giungevano a conclusione e il nodo poteva finalmente venire al pettine. ' Le ripercussioni no11 tardarono a farsi sentire al Consiglio dei Ministri: fosse insoddisfazione delle condizioni dell' Assqciazione britannica, fosse tentativo di ritardare ancor1 a ogni presa di posizione, già nella seduta del 13 alcuni ministri protestarono per le forme in cui s'erano svolti gli ultimi avvenimenti e Laniel dovè dichiarare ~he giudice della sostanza restava il P,arlamento. Ma l'indomani il Ministro delle Finanze Faure, uno dei più intransigenti avversari dell'europeismo, dichiarò che i ministri ra- .dicali si sarebbero opposti ad una richesta di fissare la data del dibattito parlamentare sulla C.E.D. e i gollisti non persero naturalmente l'occasione di r,addoppiare la posta; il Presidente della Repubblica Coty dovè intervenire per tentare di comporre le discordie e la seduta terminò in maniera alquanto confusa, rna con l'impressione generale che gli anti-cedistì aves~ero seg11ato un punto di vantaggio. Il 15, però, gli europeisti ,anda- , ron0 al1a riscossa e riuscirono a rovesciare la situazione: il fermo atteggiamento di Bidat1lt che dichiarò che non si sarebbe recato iélGi11evra se 11c,11 si fosse giunti ad una decisione, l'in1periosa alternativa posta da Teitgen :ii gollisti ( « se soumettre ot1 se demcttre >>) contribuirono non poco ,a tar · raggiungere un risultato positivo: finalmente l'accordo s.i fece su una formula ~bbastanza chiara: se i negoziati sulle condizioni pregiudiziali f os-· ' sero gi t1.nti a conclusione, il governo avrebbe chiesto iéllla conferenza <lei Presidenti dell'Assemblea, che doveva tenersi il 18 maggio, di fissare la data del dibattito. Si d'isse poi che l'atte-ggia1nento di Faure e di qualche altro ministro era stato dettato dal desiderio di 11Onvoler nulla compro- [99] Bibloteca Gino Bianco (

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