canismo della distribuzione come un'enorme pompa che succhia ricchezza, , . una serie di diaframmi che tenendo alti i prezzi al dettaglio impedisco110 un rilevante aumento della domanda. In Francia, si sa, il fenomeno della sottoalimentazione è ben lungi dall'avere le proporzioni che ha in Italia, e in conseguenza il problema degli alti prezzi delle derrate alimentari incide in modo diverso sulla situazione economica generale: ma, in ragione di un più basso numero di disoccupati, esso agisce forse di più dal punto di vista quantitativo. È stato calcolato che per l'anno 1951-'52 un inglese ha potuto acquistare 3100 calorie al giorno con una spesa di 80 mila franchi ed un tedesco ha potuto acquistare 2880 calorie con una spesa di 56 mila franchi: un francese, invece, per acquistare 2790 calorie al gio~no ha dovuto sopportare una spesa di 94 mila franchi. Chi sa che le spese per l'alimentazione occupano il posto maggiore in un bilancio operaio si rende conto di come gli alti prezzi agricoli siano la causa di un grave disagio sociale e insieme un pesante ostacolo alla produttività. Di più gli alti prezzi mantengono statica la domanda e creano nell'agricoltura il terrore della sovraproduzione: e qui nasce il più grave impedimento alle esportazioni che non hanno solo bisogno di bassi prezzi, ma anche della costanza di una produzione abbondante. Ii contadino francese ha paura della sovraproduzione e questo fa sì che so- .. vente i contratti a lungo termine per l'esportazione di prodotti agricoli non sono rispettati. Così protezionismi ingiusti ed antieconomici, invecchiamento delle tecniche e degli strumenti di sfruttamento, organizzazione soverchiamente speculativa dei meccanismi della distribuzione, invecchiamento fisico degli uomini e riottosità mentale all'adattamento, incomprensione delle dimensioni moderne della vita economica, contentezza dello stato attuJ.le e paura dell'espansione, attaccamento cieco alle tradizioni, sono i fattori ~he. maggiormente contribuiscono a porre in essere il tragico paradosso di una I agricolt11rafrancese maltusiana in un'Europa largamente deficitaria di prodotti agricoli. Non v'ha dubbio che quella razionalizzazione e modernizza- ,,,, zione dell'agricoltura chiesta da molte parti per spazzare via le vecchie strutture delle campagne francesi non potrà essere soltanto una rivoluzione tecnologica ed economica, ma sarà in primo luogo una rivoluzione morale. Sul piano della produzione industriale la situazione si presentava, tra il '52 e il '53, migliore, grazie soprattutto al Plan de modernissation et d' equipement, previsto per un quadriennio, dal '46 al '50, e continuato poi fino [93]- Bibloteca Gino Bianco --
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==