Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

valutazione del lavoro domestico è oggi un problema fondamentale del nostro costume; poichè ~oltanto restituendo, nelle nuove forme in cui ciò è richiesto dall'economia moderna, al lavoro domestico quella dignità che esso aveva nella società feudale e patriarcale, ed è andato progressivamente smarrendo in quella ~orghese, soltanto restituendo alla donna il senso del valore e della dignità di quello che rimane, coll'educazione dei ragazzi, il suo lavoro fondamentale, si ridarà alla donna il suo vero spazio sociale e il punto di partenza fermo da ct1i essa potrà muovere con sicurezza alla conquista di altre professioni ed attività, come un individuo qualificato, e non come una mano d'opera inferiore a basso prezzo. La soluzione del problema della casa non è dunque affidato, come tanti sembrano credere, ad architetti e disegnatori industriali. Sia che il mondo vada verso le cucine collettive, sia che esso preveda i ritorni, di cui già molto si parla, all'artigianato domestico, il nostro problema più immediato è u11 problema di ordine psicologico, e in definitiva culturale: dissipare il veccl1io pregiudizio che il lavoro domestico sia un residuo di schiavitù) riconoscere in esso uno dei lavori insieme più elementari e più specializzati, un lavoro che richiede un mi~imo, ma può impiegare un massimo di capacità e di intelligenza, nella maniera più produttiva. Un lavoro che per la sua elementarità e complessità può essere se mai paragonato a quello del contadino; che come quello del contadino, checchè ci dica la fantascienza, difficilmente potrà venire eliminato dalla macchina. Tentare, in ogni modo, di fare dei pronostici precisi sulle nuove forme che il costume assumerà in questo campo sarebbe comunque del tutto ozioso. Quel che noi possiamo fare è auspicare una rivoluzione psicologica, !a quale abbatta finalmente il vecchio pregiudizio che il lavoro domestico sia da tenere nell'ombra, come un fatto umiliante, un residuo di schiavitù. E qualcosa possiamo anche fare nel campo dei problemi e delle cose pratiche, cercando di individuarli in maniera modesta e concreta. Nel campo dell'educazione vi è molto da fare per aiutare le donne d'oggi, nelle quali è già assai diffusa una più progredita e moderna coscienza delle loro responsabilità di educatrici; e molto vi è pure da fare nel campo più strettamente tecnico delle garanzie e delle previdenze sociali per ciò che riguarda il riconoscimento della qualità e del lavoro della donna di casa. ELENA CRAVERI CROCE [89] , BiblotecaGino Bianco

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