Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

donna borghese: una casa tenuta come una serra, in cui le a rgenterie lucidate a dovere e il profluvio di oggetti preziosi e fragili era tal e da _obbligare la padrona, .che poteva ancora disporre di domestici, ma no n più del leggen·dario maggiordomo, a fare in segreto il mestiere del ma ggiordomo: si doveva fingere di usare con spensieratezza oggetti preziosi, 1 na in realtà gli oggetti preziosi dovevano venire accuratamente riposti e cont rollati non appena partiti gli ospiti; si doveva fingere di vivere sempre in mezzo al più raffinato comfort, ma in realtà fra una venuta e l'altra degli ospiti si lavorava duramente a mantenere in vita le apparenze di quel comfort, e così via. Oggi questo ideale è da lungo tempo, senza dubbio, tramontato; ancor oggi 11ellenostre case si fa uno sforzo spro•porzionato per far cred ere che l'a·bito della dome11icasia quello di tutti i giorni e anzi per nascond ere come una vergogna quello di tutti i giorni. Le abitudini si sono molto semplificate, le convenzioni e le formalità si sono alleggerite e ridotte, ma r esta l'impostazione di fondo, per cui la fatica del lavoro domestico viene aggravata dal fatto che si cerca di minimizzarlo, che lo si nasconde come una cosa umiliante, e perciò si passano, necessariamente, molte ore della g iornata in una occupazione che consideriamo umiliante. Perchè, mentre per le antiche massaie fare il pane, la pasta o il bucato era una fatica ricca di co mpensi, i quali andavano dal senso del dovere a que]lo dell'emulazione con le vicine, oggi l'aprire qualche scatoletta e il diluire qualche polverina diven tano una sorta di lavoro forzato. E questa «forzatura», non crediamo di esagerare insistendo su questo punto, è essenzialmente psicologica. Per ren dersene conto basta pensare al modo in cui le donne d'oggi parlano del lav oro domestico. Oggi non si può infatti assolutamente più fare alle donne dei ceti medii l'accusa classica che il loro discorso prediletto è quello sulle domestiche: non solo perchè tutti si vanno rassegnando alla SC(?mparsapr ogressiva delle domestiche, ma, assai più, perchè la cultura media s'è molt o elevata, e le donne parlano fra loro di una varietà di argomenti che va dagli spettacoli all'educazione dei ragazzi; il discorso sul lavoro domestico è, in realtà, pressochè assente dalle conversazioni femminili; per la semplic issima ragione ' eh' esse sono ancora educate a pensare che il lavoro domestico sia, nella migliore delle ipotesi, una noia, e come tale vada nella miglior e delle ipotesi minimizzato, dimenticato. Non crediamo d'esser paradossali se diciamo d'esser convinti che la ri- [88] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==