gravano sui terreni vitali, e togliere ogni limite all'esenzione dell'imposta di cons11mosul vino riservato ai bisogni del coltivatore e della sua azienda. Sono evidenti quindi le linee entro le q11alisi muove Bonomi; la constatazio11edella crisi del settore, mentre non deve creare intralci al Governo costretto a vivere alla giornata e impossibilitato a radicali mutamenti politici di indirizzo, deve servire a convogli.are la massa dei piccoli e medi viticultori sotto il controllo della organizzazione << bonomiana »: di qui l'acce11to sulle agevolazioni fiscali ai produttori, e l' esenzio11edell'imposta sul vino consumato nelle aziende; provvedimenti che sono sulla linea di quegli altri già ottenuti cl.aicoltivatori diretti su « rivendicazione » della organizzazione (casse m11tue, pensioni, etc.). Ma l'operazione cui si accinge il Bo11omi, e che dovrebbe assicurargli il controllo permanente sui viticultori, non emerge chiaramente dalla sollecitazione di questi provvedimenti « indiretti >>per la categoria: apparirà più evidente cl.allemosse successive, quando già le agitazioni che sono sfociate nei fatti di S. Donaci ·e del Brindisino, con l'inserimento massiccio delle opposizioni nella polemica, hanno in un certo senso scoperto le carte di un _giuocoche sembrav.a doversi svolgere tra governo e << Bonomiani » con preordinata distribuzione delle parti. Già nella intervista citata il Presidente dei coltivatori diretti aveva chiesto che lo Stato per favorire l'ammasso del vino invocato dai viticultori concorresse con una quota per quintale di uva o mosto ammassato o conferito agli enopoli consorziali e alle cantine sociali. << Non è una novità - aveva aggiunto - non si tratterebbe in fondo che di estendere al settore vitivinicolo quanto è già stato dal governo assicurato per altri settori quali, per citare gli esempi più recenti, quello oleario e caseario». Siamo quindi di fronte alla richiesta di una << gestione ammasso del vino>>da affidarsi, naturalmente, alla Federconsorzi. Ed infatti il «Popolo>> del 6 dicembre informa che un accordo è stato raggiunto tra Confederazione Coltivatori Diretti e Federconsorzi, per acquisto di vino, d.a parte di quest'ultima, presso i piccoli produttori». Già il 4 settembre il Ministro dell'Agricoltura, on. Colombo, facendo delle dichiarazioni sulle misure che il Governo intende adottare per superare la crisi (sulla q11ale,secondo il Ministro, non si deve drammatizz.are, « perchè le previsio11idi vendemmia - cioè, meno eufemisticamente, lo scarso raccolto - sono tali da far pensare ad un sicuro e relativamente rapi- [73] Bibloteca Gino Bianco
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