immesso sul mercàto prima del vino di uva e ne determina i prezzi (16 ). Un'azione efficace contro le sofisticazioni comporterebbe un sistema di controllo all'uscita dagli zuccherifici, il divieto dell'importazione di fichi e datteri, l'inasprimento delle pene previste dalle leggi in vigore. Ma quj l'interesse dei viticultori, e della salute pubblica, si scontra con ,altri interessj organizzati; l'abolizione dell'imposta di consumo, invece, riducendo la convenienza a << fabbricare » vino, sarebbe un correttivo di più immediata efficacia contro le so.fistificazioni, in quanto verrebbe a mancare il maggior incentivo alla frode (17 ). In sostanza, la crisi del settore vitivinicolo dipende da una serie di fattori i quali agiscono congiuntamente e sono tra di loro in rapporto di interdipendenza: i rimedi possono venire solo da un intervento coordinato su tutti questi fattori, e cl.allacollaborazione tra i viticoltori e gli organi governativi i quali devono dimostrare di avere finalmente una politica dell'uva e del vino. Passando ora, nel quadro della situazione generale della viticoltura in It.alia, a riassumere sommariamente gli aspetti particolari della crisi depressiva nelle regioni del Mezzogiorno, osserveremo che essi rendono ancora più evidente lo squilibrio tuttora in atto tra le strutture agricole al Nord e al Sud. La produzione dell'uva nel Mezzogiorno è basata prevalentemente sulle piccole imprese precarie dei contadini, o sulle medie proprietà, spesso a carattere redditiero, che, per ciò stesso, non possono seguire col dovuto ritmo « le vie del progresso tecnologico e dell'incremento produttivo» (1 8 ). Agiscono poi, sul settore vitivinicolo, tutti quegli altri fattori negativi che ( 16 ) Cfr. sull' argo1nento l'articolo: << Le frodi nel commercio del vino e la crisi del settore vinicolo » pubblicato su << Rifornia Agraria » ( agosto - settembre 1955). (1 7 ) Altra questione dibattuta è quella delle agevolazioni concesse, a suo tempo, a favore delle mele, delle vinacce e dei vinelli per la distillazione. Si vorrebbe che queste agevolazioni fossero abrogate, nell'interesse della viticoltura. Ma altré categorie premono per il loro mantenimento. Cfr. il citato discorso dell' on. De Vita. Ma anche in questa materia, il Governo, 1'8 ottobre ha dichiarato di voler provvedere accogliendo le proposte dell' on. De Vita. (18 ) MANLIORossi DoR1A: « L'agricoltura nelle due Italie » in Civiltà degli scambi (gennaio 1957). [68] Bibloteca Gino Bianco
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