condo i dati ufficiali, la procluzione dell'uva e del vino ha subito un costante aumento. Per le uve si è passati dagli 80.776.300 quintali del '54· (uva vinificata: q.li 74.678.500) a q.li 92.780.000 11el '55 (uva vinificata: q.li 86.202.000), a q.li 99.685.000 nel '56 (uva vinificata q.li 92.483.800). La produzione di vino è stata di ettolitri 50.474.000 nel 1954, 58.411.000 nel ì955, 63.562.000 nel 1956. Nel 1956 quindi si è superata perfino la massima punta, raggiunta nel 1909, che fu, per l'uva, di 96.1 milioni di quintali. Questi dati acquistano maggior rilievo se si confrontano con le medie della prodt1zione degli anni precedenti. Nel decennio prebellico la media annuale della produzione del vino è stata di circa 39 milioni di ettolitri; 11el periodo 1949-52, dopo la flessione degli anni della guerra, essa si è aggirata intorno ai 44 milioni di ettolitri; eppure già allora si notò una pesantezza del mercato (la crisi apparve particolarme11te acuta nel biennio '51-52). Tuttavia, malgrado le difficoltà ricorrenti che travagliano il settore vitivinicolo da oltre mezzo secolo, la superficie vitata - sia specializzata che promiscua - ha continuato ad estendersi in Italia. Fino a pochissimi anni fa l'impianto di nuovi vigneti fruiva anzi di particolari contributi da parte dello Stato. Nel 1956 la superficie vitata ha raggiunto in totale una estensione di 3.841.299 ettari, di cui 1.071.004 a cultura specializzata, e 2.770.295 a cultura promiscua; una estensione quindi che è pari al 18 % dell'intera superficie agraria del Paese, e a circa il 14 % di quella agrarioforestale. Un confronto con gli anni 1929 e 1950 fa registrare un aumento della estensione della cultura specializzata da 916.375 et~ari nel 1929 a 1.024.950 ettari nel 1950 (nel 1956, come abbiamo visto, si sono avuti 1.071.004 ettari a cultura specializzata). Tale incremento riguarda prevalentemente l'Italia meridionale e le Isole (548.017 ettari nel '29; 631.669 ettari nel 1950) e, nell'ambito di queste, la regione pugliese (152.725 ettari nel '29; 234.654 ettari nel 1950). · Del resto il maggiore incremento della cultur,a vitivinicola nell'Italia meridionale risulta ancora più evidente se si confrontano alcuni dati riguardanti. la produzione dell'uva. Assumendo come indice uguale a 100,00 fa produzione media annuale dell'uva nel quadriennio 1936-1939, si hanno per il Nord le seguenti variazioni: 1948 indice uguale a 93,8; 1949,96,2; 1950, 102,3; 1951, 112,8; 1952, 108,3. Per l'Italia meridionale, negli stessi , [57] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==