ferenza sono rappresentati gli studenti di circa sessanta Paesi di tutto il mondo. Strumenti comuni a tutti gli studenti per la loro rappresentanza sono le Unioni Nazionali, le quali, tuttavia, variano notevolmente e per le strutture e per i fini: le strutture, infatti, risentono immancabilmente dei sistemi politici nei quali sono inserite; e i fini sono in funzione di una molteplicità di elementi, quali la tendenza democratica o dittatoriale dei governi, la maggiore o minore capacità di reazione degli ambienti studenteschi, il ruolo che la tradizione ha cor1ferito agli studenti nell'evoluzione storica nazionale. L'interesse della Conferenza deriva, così, oltre che dalla funzione cui assolve sul piano della cooperazione tecnica internazionale per gli affari studenteschi, dal fatto che in essa si dispiegano con spontanea evidenza le posizioni e le tendenze che i movimenti studenteschi assumono nelle più varie situazioni storiche, rispetto a problemi politici e sociali di grande rilievo, quali la libertà della cultura, che trova un suo punto d'istituzionalizzazione nell'autonomia dell'Università, e la formazione delle nuove classi dirige11ti, al cui processo concorrono gli studenti. Onde la Conferenza costituisce per certi aspetti una testimonianza diretta della situazione politica internazionale ed offre un punto d'osservazione interno, per così dire, alle più ardue qt1estioni politiche, sociali, psicologiche di quei Paesi la cui situazione è particolarmente fluida: basti pensare ai problemi dell'indipendenza nei Paesi sottoposti a regime coloniale, alla questione razziale in Paesi come il SudAfrica, alla lotta contro le dittature di tipo fascista di molti Paesi latino- . . amer1can1. La prima constatazione è, intanto, che gli studenti di questi Paesi sono quelli che hanno una sensibilità politica più acuta, e che le loro Unioni Nazionali assolvono ad un impegno squisitamente politico, che contrasta nettamente con l'attitudine generale dei movimenti studenteschi dei Paesi e11ropei-occidentali, dove è ormai consolidata una tradizione politica democratica. Di un particolare interesse è l'analisi della situazione studentesca nei paesi dell'America latina, dove benchè l'indipendenza nazionale faccia parte delle conquiste del secolo scorso, non trovano stabilità gli istituti democratici a causa della invadenza o della minaccia continua dei regimi militari, 110n di rado sostenuti da interessi economici esterni. Il rapporto presentato alla Conferenza dalla delegazione studentesca internazionale che si è recata per un'accurata indagine in nove di quelle Repubbliche riferisce: « Gli studenti dell'America del Sud, facendo parte della minoranza intellettuale molto ristretta, si sono sempre trovati alla avanguardia dei movimenti riformisti. Essi sono sempre, per tradizione, i primi ad opporsi ad un regime dittatoriale. La storia di questi paesi vede gli studenti nel numero di quelli che hanno conservato il paese in uno stato costante di rivoluzione e di evoluzione ... Dato il ruolo importante che gli studenti hanno giocato nel preservare i loro paesi, essi 110n possono ora abbandonarli .nelle mani dei governi. La [46] BiblotecaGino Bianco
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