anche a volerlo ad ogni costo giudicare i11 modo positivo, precludeva del tutto una considerazione arcadica. E ciò avveniva mentre negli stessi momenti i giovani polacchi spingevano la loro polemica contro i russi a conclusioni che stupivano per il vigore ed il coraggio con cui venivano espresse (tra i polacchi si contarono gli unici rimpatriati prima della fine del Festival); mentre, con più sottile attitudine diplomatica ai rapporti con i russi, ma con eguale fermezza, gli jugoslavi dichiaravano la necessità di accettare come modelli alcune istituzioni occidentali (è il caso di un docente universitario che affermò essere le facoltà giuridiche inglesi l'ideale delle facoltà « socialiste » jugoslave). Esempi del genere, pur senza andare troppo oltre nelle conclusioni politiche, inducono a meditazioni t sullo scarso livello morale dei nostri comunisti. Pur se non mancò, tra questi ultimi, un ristretto numero di giovani (studenti ·universitari romani, quasi tutti) che cercò di spendere più seriamente . le giornate russe. Toccati profondamente dagli avvenimenti degli ultimi due anni, dalle defezioni degli intellettuali, dalle critiche di Giolitti, chiesero alla realtà russa una smentita dei loro dubbi, proprio sul piano della garanzia delle libertà civili e politiche. Una smentita che non potevano avere: e, più ancora, ciò fece sembrare le conquiste economiche pagate a troppo caro prezzo. Di questo fatto, apparentemente lieve, ci interes5a prendere nota; poichè, sul piano dei risulta ti politici, altro non è dato rilevare oltre il grande successo conseguito dai sovietici presso le delegazioni di colore. Un successo che non può non farci pensare, per il modo in cui è stato voluto e realizzato: poco doveva importare a « B. e K. », in tribuna, se dt1rante la sfilata inaugurale gli egiziani ostentarono fascisticamente un enorme ritratto di Nasser, che venne poi ostilmente agitato al passaggio degli israeliani! STEFANO RonoTÀ La Conferenza internazionale degli studenti In Nigeria, ad otto chilometri da Ibadan, dove la foresta si apre improvvisamente ad un grande ed umido prato verde, sorge l'University College - quasi ormai una città universitaria di concezione anglosassone e di stile africano - che ha ospitato dall' 11 al 21 settembre scorso la settima Conferenza internazionale degli studenti. La Conferenza_ « the annual meeting of national unions of students », che si tiene a turno in tutti i continenti, nacque ad Edimburgo nel 1950, quando un certo numero di Unioni Nazionali studentesche si staccarono dall'UIE (Union International des Etudiantes) che aveva la sua sede a Praga ed era sotto la diretta influenza comunista. Ora alla Con- [45] Bibloteca Gino Bianco_
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