Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

l1a detto Trivelli al CC del PCI, « sono fondati; tuttavia vanno tenuti nel debito conto gli aspetti largamente positivi », e in particolare il fatto « che i 2000 giovani che sono stati a Mosca sono tornati convinti ed entusiasti ». L'aspetto spettacolare e ricreativo - che, in verità, finisce con l'essere l'unica apprezzabile sostanza di simili manifestazioni - era stato visibilmente accentuato, tanto che il solo programma schematico riempiva un volume di oltre centosessanta pagine ed un cronista poteva parlare di un « Festival che durerà cento anni », alludendo non soltanto al posto che esso avrebbe dovuto avere nella memoria dei partecipanti, ma al tempo che le varie manifestazioni avrebbero occupato qualora si fosse voluta evitare la coincidenza anche di due di esse. Ma ormai siamo abbastanza avvertiti perchè i nostri giudizi su simili convegni di massa non siano influenzati dalla « massa » dei partecipanti: anche se non è consueto lo spettacolo di una grande città interamente parata a festa e se si può rimanere colpiti dalla sorpresa meraviglia di tutta una popolazione che scopre all'improvviso l'esistenza degli stranieri, manifestando il suo sentimento in forme che non v'è motivo di non ritenere genuine e che possono apparire del tutto nuove a chj abbia consuetudine soltanto di popoli lungamente abituati al contatto quotidiano con altre genti. A chi, però, si esalta dell'organizzazìone, potrem1no ricordare, senza intenzioni polemiche od allusive, le imprese ben più consistenti alle quali, in tal campo, ci hanno abituati i cattolici; allo stesso n1odo, a quanti son pronti a trovare fondamento per i loro giudizi nei fa ti ginnici e nelle coreografie, dove unità di misura è il migliaio, consiglieremo di tornare alle immagini delle Olimpiadi di Berlino del 1936, il cui spirito nazista ci è stato conservato intatto da Leni Riefenstahl nel film Olympia. È ben vero che un simile argomentare non può ritenersi esauriente: e certo non vi avremmo fatto ricorso se, in fondo, non rappresentasse l'equivalente dei comuni termini usati in molte discussioni svoltesi a l\tlosca e se a ciò non fossimo stati sollecitati dai commenti che nei mesi successivi abbiamo udito da molti reduci del Festival di agosto. Legittimamente, dunque, potrebbe servire ad introdurre un elenco degli « idola » che hanno velato la comprensione ed il giudizio di troppi tra i partecipanti al Festival. Poichè la presenza di un cospicuo numero di non comunisti (valutato intorno al 35-40% su di un totale di trentamila giovani), lungi dallo stimolare i comunisti ad u11 sia pure momentaneo abl)andono dei loro schemi, li l1a ingiustificatamente respinti su posizioni di scoperto settarismo, quasi che il mostrare, nella patria del socialismo, un minimo di intelligenza critica potesse preludere ad ammissioni di chissà quale portata; e le discussioni troppe volte non hanno superato la polemica superficiale, senza che ne guadagnasse la comprensione della realtà sovietica o ne sortissero utili comparazioni co11 le varie realtà nazionali. Nè sono queste indebite generalizzazioni: le eccezioni (salvo il caso polacco, cui accenneremo) si ritrovano in un ristretto nu- [42] BiblotecaGino Bianco

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