Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

Ci ripromettiamo, infine, di condurre una rigorosa inchiesta su quello che sarà avvenuto a Sora fra qualche mese, su quello che sarà mutato e su quello che non lo sarà dopo che l'intervento dell'on. Camangi nella discussione sul bilancio degli Interni ha richiamato su Sora l'attenzione del Parlamento e dei partiti, sul clima della prossima battaglia elettorale in quel comune (a favore di chi andranno i voti di preferenza influenzati dal « caro Petricca?), sull'effettiva utilità della industrializzazione di Sora. Ci auguriamo, naturalmente, di riscontrare in quella occasione che, passato un congruo periodo di tempo, le piaghe messe a nt,do in settembre siano state medicate. E se non lo fossero state, diremmo francamente che la colpa ricade sugli on.li Campilli, .t.\..ndreotti, Fanfani, Tambroni e Colombo; i quali, dopo le denunce dell'on. Camangi, dovrebbero sentirsi impegnati ad adoperarsi attivamente per moralizzare la vita amministrativa e politica del comune di Sora; per cancellare cioè le ombre che sono state proiettate su quel municipio, su quella sezione del partito, sulla prefettura di quella provincia, sul Consorzio di bonifica di quel comprensorio. • n. d. r. La delegazione italiana al Festival della Gioventù È noto che dal 28 luglio all' 11 agosto si è svolto a Mosca il Festival Mondiale della Gioventù che era quest'anno alla sua sesta edizione e che, per la prima volta, all'insegna di « pace e amicizia », vedeva una larga partecipazione di giovani non comunisti. Novità, questa, originata non soltanto dai più articolati criteri organizzativi della manifestazione, concepiti al tempo del maggiore « disgelo », ma anche dall'esplicito significato di larga propaganda che il Festival veniva ad assumere per il solo fatto di svolgersi nella capitale dell'Unione Sovietica. E tuttavia, a parte vaghi riferimenti di cronaca quotidiana, la stampa italia11a non comunista ha dato scarsissimo rilievo alle manifestazioni del Festival, il quale, naturalmente, è stato invece ampiamente com111entato dalla stampa comunista nei termini che si possono facilmente immaginare. Pertanto, qualche considerazione, a proposito di questo Festival, e dei commenti che l'hanno seguito, deve essere fatta; e tanto meglio se essa giunge in ritardo, quando cioè si sono potute verificare meglio certe conclusioni affiorate subito in chi come noi al Festival ha preso parte e quando si sono anche potute confrontare tali conclusioni con quelle di altri e con i commenti di cui si diceva. Tra l'altro, al recente Comitato Centrale del PCI, il responsabile della Federazione giovanile comunista italiana lamentava che non tutte le organizzazioni del PCI avevano dato al Festival l'importanza che aveva. « I git1dizi critici relativi ad alcuni aspetti della partecipazione italiana al Festival » ~ [41] Bibloteca Gino Bianco

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