.stiani « buoni » che non volevano il sindaco pregiudicato, degli appoggi che quest'ultimo ha trovato presso le autorità locali, della scomunica che il Ve- ~covo ha inflitto ai democristiani « buoni » per punirli di non aver voluto solidarizzare con quelli « cattivi », dei discutibili criteri che hanno ispirato l'industrializzazione di Sora, ecc. ecc. Di tutto ciò non hanno parlato nemmeno il Corriere della Sera e il Messaggero. Ma Il Tempo e lo zelo servile del suo cronista parlamentare si fanno notare per lo sfrontato riferimento ten-- denzioso all'incoraggiamento dei comuni~ti che avrebbe accompagnato l~ntervento dell'on. Camangi ed ai « soliti pettegolezzi» che darebbero la misura di tutta la vicenda. Quello che è strano è cl1e il giorno successivo Il Tempo ha pubblicato un corsivo di prima pagina in cui si chiedeva la presentazjone del certificato penale per fare accettare la candidatura alle elezioni; una disposizione di legge del genere, conclude fl Tempo, avrebbe evitato la deflagrazione della guerra di Sora. Troppo giusto; ma la « guerra di Sora », anche se prende occasione dal certificato penale del Petricca, pone ben altri problemi che non quello del curriculum vitae del sindaco; e comunque gli episodi di quella guerra meritavano di essere narrati con ben altro respiro sul giornale romano. Ora, quando avremo aggiu11to che Il Mattino, il principale giornale quotidiano del Mezzogiorno d'Italia, si è ben guardato dal chiedere conto dei criteri dell'industrializzazione di Sora, ma si è allineato I come era prevedibile fra i « minimizzatori » ( « il repubblicano on. Camangi ha rifatto una complicata storia di concorrenza e litigi elettorali di cui fu teatro la cittadina di Sora »), potremo ritenerci paghi del panorama delle ripercussioni che l'intervento dell'on. Camangi nella discussione parlamentare sul bilancio degli Interni ha avuto sulla principale stampa quotidiana: ad eccezione della Stampa di Torino, tutti hanno preferito « minimizzare » le vicende denunciate, di ignorarle anzi; e qualcuno si è anche fatto premura di svalutarle come « complicate», come « soliti pettegolezzi », come « preoccupazioni elettoralistiche ». Quindi si può ben dire che le ripercussioni siano state minime. Vediamo ora le ripercussioni politiche vere e proprie. Silenzio su tutto il fronte dei protagonisti compromessi da quella cronaca di Sora che l'on. Camangi aveva presentato come « campione della vita provinciale italiana ». Replica dell'on. Tambroni del tutto insufficiente. Nessun provvedimento da parte di « piazza del Gesù » per chiarire se a rappresentare il partito democristiano in quel di Sora sarà ancora il signor Petricca e se si deve ritenere che gli « altri», già scomunicati dal Vescovo e sconfessati dal partito, sono da considerarsi veramente indegni di rappresentare la DC per il solo ratto che essi hanno considerato che fosse cosa indegna la collaborazione con il pregiudicato Petricca. Nessuna precisazione poi da parte della Cassa per il Mezzogiorno circa i discutibili criteri d'industrializzazione che sarebbero stati seguiti secondo quanto emerge dalla cronaca di Sora. E infine, nessuna preci- [39] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==