Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

colare, un'inchiesta -condotta nel 1955, e relativa a 280 mila operai in Belgio e 210 mila nei Paesi Bassi, mostrava ancora una differenza media del 38%), non bisogna pensare che il livellamento saiariale sia stato l'unico, o il principale fattore, che ab,bia permesso la favorevole evoluzione del Benel11x.Probabilmente la ragione prima del successo dell'unione belgoolandese è da ricercarsi nel fatto che, a-partire da un certo momento (fihe del '53 - inizio del '54) - dopo, cioè, che la Federazione delle industrie belghe, spaventata dalla con.corren~a olandese, aveva chiesto al Governo l'introduzione di contingenti e di tasse di compensazione - gli industriali ' dei due Paesi si persuasero della necessità di realizzare accordi di concenirazione e di specializzazione. Accadde, così, che nel settore dell'industria delle calzature (basata in Belgio su una struttura essenzialmente artigianale), anche se alcune piccole aziende belghe furono costrette a chiudere, le concentrazioni e le specializzazioni che si sono nel frattempo realizzate, I consentono l'esportazione di scarpe belghe in Olanda. La stessa situazione si è verificata nel settore delle industrie di confezione. La crisi del 1953 non ha avuto comunqt1e finora nessuna replica. È difficile esagerare l'importanza degli accordi di concentrazione e di specializzazione. La verità è che in un'economia moderna la produttività è strettamente dipendente dal grado di concentrazione e di specializzazione delle industrie. Gli oppositori di sinistra dell'integrazione europea ricordano spesso il pericolo che l'Europa finisca ai piedi dei cartelli: i critici della C..E.C.A. accusa110frequentemente l'Alta Autorità di non aver fatto abbastanza nel lottare contro i cartelli. Ora, senza negare il pericolo dei cartelli, e pur sostenendo la necessità di perfezionare gli strumenti di lotta concessi alle istituzioni europee, ci sia consentito qui di avanzare alcune consid.erazioni che consentono di distinguere fra concentrazione e concentrazione. La prima è che bisogna tenere rigidame11te distinto il concetto delle concentrazioni aziendali, che rispondono ai fini di razionalizzazione produttiva, dalle concentrazioni artificiose e dagli accordi tra imprese che tendono a creare situazioni di privilegio ed a falsare le condizioni di concor- .. renza. Lo stesso Gilbert Mathieu, che è un critico severo dell'azione antitrust dell'Alta Autorità, ha co11siderato<<felice» la fusione tra la Lorraine- [29] Bibloteca Gino Bianco

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