Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

stenza ed il suo sviluppo saranno condizionati - come già oggi l'avvenire delle singole nazioni- europee è condizionato - dalla possibilità di tenere bene aperte le vie del commercio. A questo punto cade opportuno ricordare l'esperienza del Benelux. AI momento di realizzare l'unione doganale, parve ad alcuni che le speranze migliori di successo risiedessero in una certa complementarietà delle economie, dato che l'Olanda aveva una struttura prevalentemente agricola, mentre il Belgio era eminentemente industriale. Ma l'evoluzione economica ha smentito le previsioni. Sebbene, infatti, gli scambi tra i due Paesi si siano fortemente accresciuti (le esportazioni belghe verso l'Olanda, che rappresentavano nel 1938 il 12% delle vendite totali del Belgio, erano salite nel 1956 al 22%; mentre le im,portazioni erano salite dall'8% nel 1938 al 13% - nel 1956; quanto all'Olanda, poi, fil totale importazioni-esportazioni con il Belgio era salito dal 10~~ nel 1938 al 17% nel 1956), questo non ha impeàito alle economie dei due Paesi di diventare molto più simili di quanto ' 110nlo fassero in partenza. In effetti, i Paesi Bassi si sono messi alacremente sulla strada dell'industrializzazione in tutti i settori, e perfino in campo siderurgico. L'Olanda, che nel 1938 produceva un totale irrisorio di 50.000 tonnellate di acciaio all'anno, ha raggiunto ora la cifra, in confronto enorme, di circa 1.000.000 di tonnellate. È appena il caso di ricordare che, al momento della formazione del Benelux, dopo la Francia e la Germania, il Belgio occupava il primo posto come produttore siderurgico del continente europeo (1 ). Queste cifre si comme11tano da sè: l'unione economica tra diversi Paesi porta a sviluppi non prevedibili, ma che certamente non seguono lo schema della complementarità. S0110 aumentati gli scambi tra Belgio ed O,landa, ma le strutture economiche, lungi dal differenziarsi, si sono avvicinate. La produzione si è accresciuta di molto - ed il tenore gi vita è migliorato - mer1tre gli scambi con i Paesi terzi subivano un forte aumento (le importazioni del .Benelux sono salite infatti da 150 miliardi di franchi belgi nel 1948 a 291 miliardi nel 1956; le esportazioni da 100 miliardi nel 1948 a 247 miliardi nel 1956): non si vuole qui naturalmente affermare che tali van- ( 1 ) Cfr. Pace à l'Europe, le m1:nute de vérité, di P. ·orouin, Le Monde, 28 giugno 1957. [22] BiblotecaGino Bianco

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