Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

« Non si può condurre una effi-cacee conseguente azione meridionali- . stica se non •si affrontano con i problemi della terra e della industrializzazione anche i grandi temi della libertà e della pace>>,sostiene l'on. Amendola, difendendo i comunisti dall'accusa di «strumentalismo», che « ha tra- . vato un'eco anche nelle file del partito socialista >>; « quando ci chiama110 meridionalisti di complemento>>, aggiunge l'on. Alicata, « questa accusa ci lascia completamente indifferenti perchè noi non abbiamo mai nascosto e non vogliamo nascondere lo stretto collegamento che per noi esiste fra la lotta per la rinascita del Mezzogiorno e il moto di rinnovamento democratico e socialista del Paese ». Già Amendola aveva chiarito che uno dei compiti del rilancio meridionalistico del PCI sareb·be stata l'opposizione al mercato comune, e il relatore ad hoc, on. Spallone, aggiungeva che « il Mercato comune potrebbe mettere in discussione la possibilità stessa di una politica meridionalistica in Italia>>, dopo avere però ribadito che il maggior difetto del trattato è costituito dalla « rinuncia a svolgere una qualsiasi funzione nei confronti dei Paesi del bacino del Mediterraneo». E l'altro relatore sui problemi di politica estera, sen. Valenzi, precisava ulteriormente: « noi riteniamo che sia necessario superare le polemiche per condurre, in tutto il Mezzogiorno, una campagna vasta ed efficace intesa a dar vita ad uno schieramento vasto di forze per imporre la sospensione degli esperimenti atomici ... È veramente uno strano modo di dirsi meridionalisti quello di considerare i problemi del Mezzogiorno fuori dal quadro della situazione internazionale: la lotta per la pace è condizione fondamentale per assicurare il successo di qualsiasi altra battaglia delle masse popolari meridionali». Quando raffrontiamo queste affermazioni con quelle che risuonarono al secondo convegno del popolo del Mezzogiorno, vediamo che sostanzialmente nulla è cambiato, e che la strumentalità, la <<doppiezza>>dell'azione meridionalistica dei comunisti rimane immutata, ad onta di tutte le sconfitte che essa va procurando al movimento popolare meridionale nel suo complesso. È un « meridionalismo di complemento» solo formalmente arricchito di nuovi temi, o di nuove astuzie, ma contraddittorio come quello · di vecchio stampo. Le nuove tecniche che vengono suggerite dalla concorrenza della destra o della DC ( dalla creazione di sedi accoglienti al proselitismo fra le donne e fra i tecnici) restano al puro livello della propaganda. [15] I Bibloteca Gino Bianco

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