Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

R. BAuER: Alla ricerca della libertà, Parenti, Firenze 1957. Riccardo Bauer, che è stato tra i più tenaci e coraggiosi oppositori del fascismo, pagando con anni di carcere e di ·confino questa sua opposizione, e che dopo la caduta della dittatura è stato tra i fondatori ed i dirigenti più attivi del Partito d'Azione, si è ritirato da anni dalla politica nìilitante e quotidiana, dedicandosi per intero, a Milano, a quella Società Umanitaria nella quale egli sem.. bra aver trovato la possibilità di una piena esplicazione di quella vocazione di << apostolato laico>> che forse più di ogni altra gli è intimamente congeniale. Ciò non vuol dire, tuttavia, che la politica sia in questi ultimi anni divenuta per lui « res inter alios acta » e che meno sensibile si sia fatta la sua attenzione verso i suoi problemi, sia di fondo che meramente contingenti, quali di giorno in giorno vanno presentandosi a chi in essa vede l'attuazione più completa della vita civile d'una nazione. A ricordarci la continuità di questa sua presenza nella vita politica italiana vien·e ora, opportunamente, questa voluminosa edizione del Parenti, che raccoglie i suoi saggi ed articoli di oltre un RECENSIONI decennio, dal 1944 al 1956. Ed è subito da osservare che il titolo della raccoìta, Alla ricerca della libertà, che potrebbe a prima vista sembrare un po' banale e stantìo, etichetta poco peregrina per una delle tante più o meno vacue elucubrazioni di dottrinarismo politico, riflette invece una visione politica dal Bauer profondamente, e possiamo anche dire tragicamente vissuta, in cui il problema della libertà si presenta, ben più che come semplice soluzione della questione dell' ordinamento politico della società, quale principio stesso di vita. E riflette altresì subito, nella sua formulazione medesima, la concezione liberale del Bauer; per il quale la libertà << non è, ma si fa come processo di liberazione; non intrinseca a determinati istituti, è spirituale conquista per la quale gli istituti concreti sono mero strumento ». Libertà dunque non tanto come possesso quanto come continua ricerca e morale conquista, chè quello soltanto in queste può concretamente attuarsi. Ma proprio in quanto per il Bauer la libertà non è m.era forma di organizzazione politica, ma concezione di vita, particolare atteggiarsi della sfera morale dell'individuo, egli ha di essa una concezione per così dire calvinistica: e come [114] BiblotecaGino Bianco

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