• che qt1irìdi volevano prima di ·ogni decisione attendere se dagl i incontri di Ginevra no11venisse fuori qualcosa di positivo. Forse per influire in modo determinante sull'opinione pubblica il governo francese e il Dip artimento di Stato americano decisero di rendere pubbliche il 5 aprile le l oro informazioni segrete sull'intervento •cinese: poca cosa i11verità, chè la prese11za nel Viet-Nam di un generale cinese e di qualche centinaio di telefonisti e di conducenti di autocarri non erano fatti che potevano roves ciare u11a tendenza dell'opinione che si precisava sempre meglio. Restava , tuttavia, la possibilità di decidere gli alleati a prendere posizione chiaramente, atteggia111ento non più soltanto americano, dal momento che il 7 marzo il ministro degli esteri australiano insisteva da parte sua sulla neces sità di un accordo sul Sud-Est asiatico e si dichiarava pronto ad approfondi re le pr~- poste degli Stati Uniti. Nello stesso senso interveniva cautamen te Eisenhovver, sollecitando gli interessati a far conoscere la loro opinion e e sottoiineando l'importanza strategica dell'Indocina e insieme le diffic oltà obiettive degli alleati occidentali a Ginevra; mentre il sen. Knowlan d, leader repubblicano del Senato e uomo notoriamente legato al lobby cinese, non • esitava a dar un'ennesima prova della sua mancanza di tatto e della sua grossolanità diplo,matica minacciando perentoriamente la sospens ione degli aiuti a1nericani nel caso i partners degli Stati Uniti non si fossero prontamente pronunciati. In una situazione così tesa Foster Dulles pa rtiva il 10 aprile alla volta di Londra e di Parigi: e pareva che si fosse al li mite della guerra generalizzata o dell'esplosione dell'alleanza occidentale. In realtà le posizioni oltranziste di alcuni circoli americani s'erano già urtate alla ferma opposizione della Casa Bianca e la freddezza degli inglesi contribuì non poco a far tramontare le residue speranze di qualche gene rale interventista# Tra 1'11 e il 14 americani, inglesi e francesi s'accordarono per deplorare l'aggressività comunista e per attendere fid.uciosi (ma Dulles faceva intendere chiaramente di essere assai più pessimista dei suoi colleghi) i risultati dell'incontro di Ginevra e decisero che alla fine della Co nferenza avrebbero iniziato le consultazioni per dar vita al progetto ame ricano ,ìi una alleanza per il Sud-Est asiatico. Pure, l'ammiraglio Radford i l 15 aprile e il vice-presidente Nixon il 17 si spinsero fino a dichiarare che se la Francia si fosse ritirata dal combattimento gli Stati Uniti sarebbero i ntervenuti direttarr1e.nte ! L'incidente, che ebbe particolare risonanza in Francia e in [108] BiblotecaGino Bianco
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