secondo fonti inglesi, invece, sarebbero stati gli americani, e precisamente il Presidente della commissione dei capi di stato maggiore, l'ammiraglio Radford, ad offrire ai francesi tali aiuti. Comunque ciò sia, è un fatto che i dirigenti politici statunitensi rifiutarono di impegnarsi in un'azione unilaterale (solo cinque parlamentari si mostrarono disposti a sostenerla) e fecero intendere ai francesi che era necessario non solo una domanda formale di intervento ma anche che questa desse luogo ad t1n'azione co11certatadi tutte le potenze interessate alla difesa del Sud-Est asiatico. E in effetti il 29 marzo il Segretario di Stato americano in un discorso pronunciato all'Overseas Club di New York affermava che la sconfitta in Indocina non poteva essere accettata e che il mondo libero doveva acquistare coscienza del fatto che nel Vietman erano in gioco i suoi stessi interessi, non solo quelli francesi o americani, ed esprimere tale coscienza mercè l'organizzazione di un impegno comune di tutti. L'opinione pubblica negli Stati Uniti ed in Francia era però in maggioranza sfavorevole alla nuova piega che sembrava110 prendere gli avvenimenti. Gli americani avevano visto in Corea cosa volesse dire ' azione concertata ' e l'esperienza era troppo vicina per non essere ricordata da tutti: il sacrificio di vite umane, il costo ingentissimo delle operazioni militari erano nella memoria di tutti. Essi nel '52 avevano mandato alla Casa Bianca il generale Eisenhower ancl1e, se non soprattutto, perchè questi s'era impegnato a porre fine al conflitto: e adesso che quell'orribile g11erra era finalmente terminata nessuno poteva desiderare di i11iziarne un'altra a molte migliaia di chilometri dal paese, in un putrido groviglio da cui i << colonialisti» francesi non avevano saputo trarsi fuori. In Francia, se non mancava chi avvertiva che se non si accettavano i rischi connessi ad un aiuto esterno non restava ·altra alternativa che la capitolazione o la continuazione di una guerra disastrosa, la più parte dei cittadini considerava un eventuale intervento estraneo - sotto qualsiasi etichetta si presentasse - semplicemente calamitoso_: era come vedersi toglier di mano quel che s'era per tanto tempo sperato e che finalmente sembrava alla vigilia della realizzazione, la soluzione pacifica del conflitto. Su tutti, poi, americani e francesi, influiva grapdemente il fermo atteggiamento degli inglesi che, non del tutto a torto, vedevano in un'internazionalizzazione della guerra indocinese il pericoio che si mettesse in movimento il meccanismo della guerra generalizzata e [107] Bibloteca Gino Bianco I •
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