Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

il criterio dell'opportunità politica. E questo criterio era as~ai semplice da comprendere: alla vigilia della Conferenza di Ginevra bisognava finalmente trar partito della più volte constatata debolezza militare dei francesi per dar loro un colpo decisivo. Un anno, prima, posto che l'armata del Viet-Minh fosse stata già pronta, poteva essere pericoloso perchè una grave sconfitta avrebbe rischiato di produrre un soprassalto di risolutezza, il desiderio di vendicar l'affronto subìto e di mostrar quel che la Francia ancora poteva fare, avrebbe rischiato di peggiorare le condizioni della lotta. Ma ora che già tutta l'opinione si mostrava stanca della guerra e già pareva come rincorata del prossimo felice scioglimento, ora che il vascello del governo di Parigi già entrava nel porto di Ginevra, il momento era verarnente propizio. Non vi sarebbe stato il tempo pei soprassalti, pei propositi di vendetta, perchè già quasi si sarebbe stati intorno al tavolo dei negoziati; e intanto ci si sarebbe giunti con la fama di una grande vittoria degli asiatici sugli e11ropei, della piccola e quasi inesistente Repubblica Democratica Indocinese sulla grande Francia, ci si sarebbe giunti in posizione di forza~ E gli altri, i francesi, vi sarebbero stati invece in posizione di debolezza estrema, fiaccati nello spirito e nella volonta di resistenza, travolti dalla disfatta e resi ancora più deboli dalle divisioni interne. Era naturalmente un grandissimo rischio e soprattutto nessuno poteva stabilire in anticipo che l'operazione riuscisse perfettamente; gli avversari dal canto loro mostravano una quasi spavalda sicurezza e si dicevano sicuri che la fortezza avrebbe potuto resistere per anni ad avversari ben altrimenti armati. Pure bisognava giocar d'audacia per una posta politica così alta: i11tornoa DienBien-Fu i comunisti indocinesi pe11savano, con molta ragionevolezza, di decidere non solo il loro rango ma anche la misura del loro successo a Ginevra. In effetti, tra il 14 e il 15 marzo, solo tre giorni dopo l'inizio della battaglia, due dei posti avanzati del dispositivo francese erano co1npletamente sommersi e il 16 i comunisti iniziavano un potente bombardamento d'artiglieria, mostrando così di disporre di un'attrezzatura militare che i . loro· avversari non sospettavano. In quel momento si può dire che l'esito del combattimento fosse già deciso: e nei giorni successivi la violenza e la tenacia degli attacchi venne a testimoniare che j comunisti in quel punto eran decisi ad andar fino in fondo. Fu una sorpresa, una tragica sorpresa [105] Bibloteca Gino Bianco

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