Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

per l'appunto. E allora dove vanno a finire le affermazioni dell'on. Nenni sulla inattualità del frontismo? E soprattutto, ammesso e non concesso che si possa .mettere sullo stesso piano frontismo e centrismo, come accu sare l'on. Saragat di « nostalgia centrista>> quando, ogni volta che si tratta di replicare alle reprimende dei comunisti, traspare dalle righe dell'"4vanti! il « con1plesso d'inferiorità» di cui parla Corrispondenza Socialista e che si traduce in qualcosa che per lo meno assomiglia a una nostalgia fronti sta? Almeno i socialdemocratici, come nota a11cora Corrispondenza Socialista, <( han110 il grande merito di essere restati fedeli a quegli ideali di libertà e di giustizia che sono inseparabili dalla causa del Socialismo e della De mo- . craz1a >>. L'on. Togliatti concede verbalmente ai socialisti un vago diritto a « differenziarsi» dai comunisti, << purchè >>il PSI consideri questa « differenziazione>> una esigenza soltanto tattica, nel quadro cioè di una divisione di· compiti che non alteri l'unità di classe, che non allenti oltre un certolimite i vincoli che determinano la cattività socialista. Questo, ci sembr a, jl senso di quanto è stato detto al Comitato Centrale del PCI. E francamente,. se si tratta di « un purchè di troppo >>,come è stato scritto sull'Avanti 1, nel senso che non sarebbe lecito dubitare dei socialisti come di gente in tenzionata ad attribuire un significato più che meramente tattico alla « differenziazione » dai comunisti - allora non ci sarebbe da fare altro che considerare chiusa la prospettiva socialista, fallita l'unificazione, imposs ibile l'apertura. Chi dunque ha posto una « pietra tombale» sull'unificazione?' Per rendersene conto si possono tra l'altro considerare le vicende del fr~ntismo meridionale negli ultimi tempi. In primavera, proprio mentre un' equivoca e fumosa deliberazione del Comitato Centrale del PSI riproponeva la questione della partecipazi one dei socialisti al Comit~to per la Rinascita del Mezzogiorno, e cioè in sost anza la questione dell'esistenza o meno di quest'ultimo tenace organismo del frontismo meridionale., si radunava a Napoli l'assemblea meridionale del PCI. L'azione comunista nel Mezzogiorno d'Italia aveva s~bito, per ricon oscimento degli stessi interessati, una battuta di arresto nel periodo succe ssivo all'ultimo Congresso del Popolo del Mezzogiorno e delle Isole (1954); e non tanto e non soltanto in termini elettorali (si vedano i risultati delle elez ioni [8] BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==