viene conseguito. Se esso scaturisce da un saggio di accrescimento della produttività di poco inferiore a quello del reddito, l'argomentazione dello Schema rimane perfettamente valida: la distribuzione delle risorse destinate ad investimenti deve modificarsi a favore dell'aumento di produttività ed a scapito dell'incremento di occupazione, con le ulteriori necessità che un allargamento della disoccupazione tecnologica e un incremento dei rapporti <<capitale-prodotto» e/o <<capitale-lavoro>>,eventualmente indotti dalle «preferenze>> per l'aumento della produttività, possono determinare. Se nella realtà non si verifica quella distribuzione di risorse - che in un modello di sviluppo è stata indicata come indispensabile alla composizione dell'antinomia occupazione-produttività ( 20 ) - in determinati rapporti necessari al conseguimento di determinati fini, 110n v'è da meravigliarsi che lo sviluppo reale si discosti da quello <<ideale>>:ma, d'altro canto, non è giustificato giudicare il primo conforme al secondo. Nel Rapporto governativo all'O.E.C.E., in efletti, si stima che nella industria e nei servizi l'aumento della produttività si sia verificato, nel biennio, ad un ritmo medio annuo, rispettivamente, del 5½% e dell'l½% (21). . In base a calcoli grossolani, condotti sulla scorta dei saggi med1 annui di sviluppo dei settori produttivi - agricoltura, industria e servizi ( 22 ) -- forniti dal Rapporto, nonché sui dati dianzi ricordati relativi alla occupazione addizionale nei settori extra-agricoli, si può valutare approssimativamente in poco più del 10 per cento il contributo del settore agricolo allo sviluppo del reddito nel biennio ed in poco meno del 90 per cento quello dei settori extra-agricoli (23 ). Cioé a dire, il settore agricolo avrebbe con- ( 20 ) ~fr. P. SARACENO, << Lo Schema Vanoni due anni dopo la sua presentazione», in: Civiltà delle Macchine, marzo-aprile 1957 (p. 12 e segg.): l'A. si diffonde, tra l'altro, a trattare delle relazioni di concorrenzialità e, per contro, di complementa rietà dei due accrescimenti. Su questo stesso argomento, più in generale, si veda K.N. RA J, op. cit .. ( 21) Cfr. Mondo Economico. cit., p. III. Una valutazione approssimativa darebbe quindi un saggio medio annuo di oltre il 4 % per entrambi i settori, contro il 3 % annuo postulato dallo Schema. ( 22 ) Rispettivamente, 2,3 %, 6,4 % e 7,6 ~,s. , ( 23 ) Per il calcolo, del tutto approssimativo, si è fatto uso dei dati sulla struttura del reddito e dell'occupazione nel 1954, forniti dallo Se/tema. [73] Bibloteca Gino Bianco
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