dell'ambiente nella sua struttura geofisica e nelle sue componenti storiche, economiche e sociali. Nello stesso tempo l'affermazione del Cagnetta che « il continuo alimento alla vendetta viene dato ora (e naturalmente anche in passato), oltre che dalla lotta tra le grandi famiglie, dalla lotta sociale tra le due classi, tra i ricchi e i poveri » può essere suggestiva ma non esatta. Primo - secondo giustamente sottolinea il Pinna (p. 209) - perchè è improprio parlare di classi differenziate: non tanto perchè le necessità della vita pastorale spengon·o e attenuano le differenze fra padroni e servi, quanto perchè abbiamo visto fino a poco tempo fa non i servi schierati contro i padroni ma i servi d'una famiglia schierati insieme coi padroni contro la fa.. miglia •o il clan avversario. Ciò che conferma la fondatezza nelle linee gene .. rali della tesi secondo la quale l'incentivo, di gran lunga prevalente, alla vendetta era dato dalla lotta tra le grandi famiglie. Secondo, perchè la lotta di classe non poteva essere alimentata ad Orgosolo se non in scarsa misura dalle cause specifiche che l'hanno accesa in altri paesi: non dall'acquisto, considerato vera e pr0pria usurpazione, di terre, se-- guito alla legge sulle chi11dende (editto emanato da Vittorio Emanuele I nel 1820, che permetteva ai privati di diventare assoluti proprietari dei terre11i ancora gravati da servitù, sol che li recjngessero con muri; che dava inoltre facoltà ai Comu.ni di vendere o cedere gratuitamente i propri terreni. Scopo, spezzare il latifondo pubblico, incoraggiare la coltura intensiva: in pratica, venne a formarsi il latifondo privato, lasciando ai cittadini e ai pastori, che avevano con·osciuto per secoli una sorta di comunismo agrario, l'impressione e il rancore di un'enorme truffa operata ai loro danni dal re e dai suoi cattivi consiglieri). Non si ha notizia che questo editto abbia dato luogo a Orgosolo. come altrove, a sommosse popolari o a manifestazioni delittuose e banditesche; nè, tanto meno, che siano scaturite proteste violente dalla lottizzazione dei beni comunali, perchè è n·otorio (e il Cagnetta lo ricorda) che Orgosolo ha conservato il suo vastissimo demanio comunale. Terzo) non si può neppure dire che la lotta di classe co11figurata dal Cagnetta fra coloro che si arricchirono con le rapine e coi furti e coloro che patirono quei delitti e ne serbarono il bruciante ricordo, sia esplosa con rappresaglie analoghe, perchè il 70 o forse 1'80 per cento delle rapine e dei furti di bestiame commessi da Orgolesi hanno avuto come vittime non altri Orgolesi, ma proprietari di paesi vicini e lontani. ...-.-;-~ Quarto, non si può dire che la lotta di classe, pure configurata tra coloro che prevaricarono con l'usura, con l'abuso del p·otere, con le amicizie o influenze potenti sulle Autorità, e coloro che soffersero quei soprusi o quelle vessazione, e ne vivevano le amare umiliazioni, sia esplosa in atti di sangue perchè gli omicidi e altresì i danneggiamenti, che in genere ne erano il pre- [SO] • Bibloteca Gino Bianco
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