Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

I le premesse per quella opera~ione-giunte di cui si diceva, la quale ha creato un nuovo impaludamento~ forse più grave. Chi rifletta su questo, alla luce dell'attuale operazione-giunte e delle sue conseguenze, si può tra l'altro rendere conto del perchè noi meridionalisti democratici abbracciammo la causa degli apparentamenti co11la stessa passione con cui gli · amici di Unità Popolare abbracciarono quella della lotta contro la « legge truffa»; e può rendersi conto pure del perchè la unificazione liberale ra~ presentava anch'essa a suo modo una misura di bonifica delle sabbie mobili meridionali, ponendo uno sbarramento al punto giusto, tale da provocare l'isolamento dei fenomeni palustri, tale da impedire alla DC di avvalersi, per avallare alleanze tipo Castellammare, tipo operazione-giunte, della « foglia di fico» liberale (ci consenta l' on. Malagodi di carpirgli qui questa immagine, che non-è poi tra quelle Ofl@nseRo di nostro maggior gradimento dal punto di vista del buon gusto). Ma legge maggioritaria e unifica- - zione liberale sono state liquidate e l'accenno che si è fatto ad esse come misure di bonifica vale soltanto a definire meglio il nuovo impaludamento e . l'esigenza di nuove, più efficienti misure di isolamento dei fenomeni palustri meridionali: esigenza che gli ambienti romani e settentrionali della democrazia italiana non sentono affatto come preminente; esigenza che pone ancora una volta i socialisti di fronte a precise responsabilità, perchè dove essi si sono risoluti episodicamente, troppo episodicamente, a prendere l'iniziativa per « ridare alla DC la propria libertà >>(consigli provinciali di Napoli e Taranto, per esempio; Torre Annunziata) l'isolamento locale dei partiti dì estrema destra è stato possibile; esigenza infine che dovrebbe dar luogo all'interno della DC a una precisa e risoluta, coerente, intesa fra correnti di sinistra e degasperiani. I partiti democratici italiani sono dunque ancora in presenza del problema della bonifica di una pericolosa zona di sabbie mobili dell'opinione pubblica. Problema aggravato dalle ultime vicende, dall' « operazionegiunte >>e dall'insediamento del governo Zoli. Sulla frontiera fra centro democratico e destra nazionalfascista c'è nel Sud più che mai concorren- j za elettorale, meno che mai lotta politica. L'abolizione della legge maggioritaria, resa indispensabile da una serie di ragioni politiche fondate, ha però dato luogo a quelle « collusioni tra DC e destra » che, come ci scrive un amico dalle Puglie, « si verificano ogni giorno>> sul piano delle concessioni di sottogoverno e coprono ormai i quattro quinti dell'area [37] Bibloteca Gino Bianco

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