Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

come terra di missione e di conquista per il !aurismo, cessione patrocinata dagli ambienti conservatori; da quel Corriere della Sera, per esempio, il quale, da qualche mese, non perde occasione per esaltare Malagodi in prima pagina, per la penna di Gentile o di Missiroli, e per vantare i me-4 riti di Lauro e delle sue imprese nelle pagine interne, per la penna dei suoi inviati speciali, Barzini, Maffiì o Grazzini, tutti zelanti ammiratori tra l'~ltro della più vergognosa amministrazione d'Italia. Torniamo ora alle lettere che gli amici da noi interpellati ci hanno -inviato e che consentono talune considerazioni che non contraddicono, ·anzi completano, quelle cui erav.amo pervenuti in un articolo pubblicato sul numero precedente di Nord e Sud a proposito della fluidità elettorale che si manifesta alle giunture dello schieramento politico italiano; così come confermano quanto fin quì siamo venuti dicendo ~ proposito del ·PLI e del !aurismo. Alla giuntura fra centro e destra, e più in particolare sulla frontiera fra DC e « forze nazionali», la fluidità sembra massima nelle regioni meridionali. Un amico di Taranto partiva nella lettera che ci ha indirizzato dalla constatazione che « le elezioni del 27 maggio 1956 hanno segnato per i partiti di destra una cocente sconfitta: ovunque monarchici nazionali e fascisti hanno perduto voti, nè i monarchici popolari, malgrado il ro- 'busto e dispendioso (m.a generico, e politicamente non qualificato) impe-- gno organizzativo, sono riusciti a colmare il deficit elettorale». Poi, però, << l'operazione-giunte ha segnato indubbiamente una valorizzazione, una rivalutazione delle destre nel loro complesso e per i singoli p,artiti che le rappresenta110 ». In tutto il Mezzogiorno, infatti, consigli comunali e consigli provinciali che sono sortiti dalle elezioni che avevano segnato la ·.sconfittadelle destre hanno poi espresso giunte democristiane integrate o condizionate dalle destre (prevalentemente, però, PNM e MSI, perchè il ·PMP è scarsamente rappresentato nei consigli comunali e provinciali ·eletti nel maggio del '56). In questo senso il quadro ·tracciato dai nostri corrispondenti è desolante; ed è fin troppo facile immaginare quali contropartite di sottogoverno abbiano accompagnato la operazione-giunte tra DC e destre. Finalmente, con questa operazione, liberatisi ormai dal giogo che De Gasperi aveva loro imposto con gli apparentamenti, con il cen- ·trismo, con i veti direzionali, i quadri elettorali della DC meridionale, notabili e non, le autorità ecclesiastiche e le organizzazioni fiancheggia- [32] Bibloteca Gino Bianco

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